Gariwo
https://it.gariwo.net/educazione/onu-il-premio-per-l-innovazione-interculturale-11454.html
Gariwo

ONU, il premio per l'innovazione interculturale

Intercultural Innovation Award, progetti innovativi per la convivenza di culture

Quest'anno il premio dell'Alleanza delle Civiltà delle Nazioni Unite - in partnership col gruppo Bmw - è andato al progetto multimediale "Ordinary Heroes" della giornalista bosniaca Velma Saric. Il pregio di questo lavoro è quello di aver individuato e divulgato in forma innovativa le storie di tanti soccorritori che hanno operato nel corso del genocidio nella ex Jugoslavia, nell'ottica di un superamento dei rancori etnici per un miglioramento del rapporto fra le parti coinvolte. 

Il premio è stato consegnato a Velma, insieme ad altri prescelti fra più di 600 concorrenti provenienti da 100 diversi paesi, direttamente da Bank Ki-moon. Nel corso della cerimonia di premiazione a Bali, il segretario dell'ONU nel suo discorso ha ricordato la missione dell'Alleanza delle Civiltà, che è quella di "raggiungere i cuori e le menti delle persone e costruire ponti di pace". Ponti di pace sono a tutti gli effetti i progetti premiati in questa occasione, oltre a quello della giornalista bosniaca.

Ogni progetto presentato ha ricadute diversificate su vari aspetti della convivenza civile della popolazione a cui è rivolto e attiva meccanismi psicologici di reciproco riconoscimento e valorizzazione delle diversità. Si veda per esempio il caso del progetto del Rwanda (Intercultural Dialogue Awareness Rising for Cooperation) rivolto a integrare gli ultimi della società ruandese, un gruppo etnico chiamato Batwa, mediante la valorizzazione della danza, che è il mezzo espressivo attraverso cui questo gruppo trova il suo specifico modo di comunicare. Questo progetto risolve due problemi: da un lato consente ai gruppi etnici marginalizzati di esprimere le loro idee mediante la condivisione della loro cultura, e dall'altro di promuovere la conoscenza e la cooperazione fra i cittadini ruandesi.

Al tema dell'immigrazione si rivolge il progetto statunitense Welcoming Cities and Counties Initiative. Esso fornisce ai comuni e agli enti locali modelli di accoglienza degli emigranti per costruire fiducia, empatia e conoscenza interculturale fra nuovi arrivati e residenti di lungo periodo.. 

Sempre sul tema dell'immigrazione verte il progetto italiano ComiX4= Comics for Equality. Qui attraverso il mezzo espressivo del fumetto il progetto vuole coinvolgere migranti e seconde generazioni di migranti – spesso soggetti di discriminazioni – nella creazione di prodotti artistici - cioè fumetti - al fine di combattere razzismo e xenofobia.

In Libano, terra tormentata da divisioni e conflitti, si è fatto leva sulla comune passione fra i giovani per l'arte del circo per promuovere il dialogo fra i giovani arabi. Lavorando attorno a un comune progetto in preparazione di uno spettacolo, i giovani condividono esperienze che li fanno entrare in un rapporto di maggiore comprensione e di empatia. Si avverte in questo caso una forte spinta educativa.

Quelli citati sono solo alcuni esempi dei progetti che sono stati premiati quest'anno. Fra i vincitori degli anni precedenti c'è Forgotten Diaries, un progetto italiano rivolto alla formazione dei giovani che vivono in zone di conflitto gettando un ponte oltre le divisioni religiose e culturali e abbattendo le barriere etniche. Si ricorre a questo scopo all'uso di mezzi quali documentari o piattaforme informatiche.

Troppo lungo sarebbe citare l'elenco di progetti e iniziative che nel corso degli ultimi anni hanno avuto riconoscimento nel contesto dell'IIA. Merita però citarne uno che tocca un tema di scottante attualità, cioè il rapporto fra palestinesi e israeliani. Si tratta di One Voice, la cui missione parte dalla convinzione che le persone comuni hanno un ruolo cruciale da svolgere  nel creare le condizioni politiche necessarie a indurre i loro leader a porre fine al conflitto e all'occupazione.

Si può concludere a buon diritto con una una nota di ottimismo, sia pure in un contesto internazionale in cui i problemi diventano sempre più intricati e di difficile soluzione. Il motivo dell'ottimismo deriva dal fatto che, a fronte di forme crescenti di odio e contrapposizione, si fa strada la consapevolezza  che si possono trovare strade innovative per promuovere la convivenza fra culture diverse e che gli esempi positivi possono poco alla volta se non neutralizzare almeno contenere le forze distruttive che minacciano la comunità internazionale e le singole popolazioni al loro interno.

Salvatore Pennisi, Commissione educazione Gariwo

17 settembre 2014

Non perderti le storie dei Giusti e della memoria del Bene

Una volta al mese riceverai una selezione a cura della redazione di Gariwo degli articoli ed iniziative più interessanti. Per iscriverti compila i campi sottostanti e clicca su iscrizione.




Grazie per aver dato la tua adesione!