"Aprile 1975. I Khmer rossi si impadroniscono della Cambogia. Una donna, sua madre, e i suoi due figli, uno in braccio e l'altro in grembo partono alla volta della Thailandia. La loro fuga viene ben presto interrotta dai soldati di Pol Pot. Comincia allora un lungo 'inferno': campi di lavoro nelle risaie, esecuzioni sommarie, indottrinamento dei bambini, malnutrizione, caccia ai borghesi e agli intellettuali. In un racconto toccante e intenso, l'autrice racconta la sua ostinata lotta per la sopravvivenza".
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