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“Pizzetto”. Tullio Colsalvatico, uno dei giusti

di Franco Maiolati, Enzo Calcaterra Edizione del Circolo Culturale “Tullio Colsalvatico”, Tolentino, 2007

Invito alla cerimonia di assegnazione del titolo di "Giusto fra le nazioni" a Tullio Colsalvatico

Invito alla cerimonia di assegnazione del titolo di "Giusto fra le nazioni" a Tullio Colsalvatico

Il libro descrive le vicende di varia umanità sviluppatesi intorno ai tragici avvenimenti degli anni '43-'45 nel paese di Fiastra e nella zona limitrofa, in provincia di Macerata, teatro di rastrellamenti tedeschi, passaggio di partigiani e di sfollati o rifugiati, come gli ebrei fuggiti da Roma appena in tempo per scampare alla chiusura del ghetto e alla carneficina delle Fosse Ardeatine. In questo contesto di guerra e di solidarietà, spicca la figura di Tullio Colsalvatico, detto Pizzetto, scrittore e poeta; cattolico per formazione e convinzione, frequentatore di uomini illustri internazionali e di salotti letterari.
Il libro - scritto nella prima parte da Maiolati e nella seconda da Calcaterra - racconta come a partire da un gesto di Colsalvatico d’oltre sessant’anni fa si sia potuta creare oggi un’importante opportunità d’incontro con Angelica Calò e i suoi ragazzi dell’Arcobaleno (compagnia teatrale da lei fondata in Israele con lo scopo d’insegnare il rispetto e la fratellanza a ragazzi di etnie e religioni diverse).
La prima parte del racconto prende l’avvio da una e-mail che Maiolati, in qualità di presidente del Circolo Culturale, riceve nel 2006 dalla signora Fiorella Calò di Tel Aviv. Nella lettera la donna racconta come Pizzetto abbia salvato a Fiastra il gruppo di 40 ebrei rifugiati da Roma, di cui lei e la sua famiglia facevano parte, ed esprime il convincimento che Colsalvatico meriti d’essere riconosciuto “Giusto tra le Nazioni”. Da qui prende le mosse il viaggio in Italia di Fiorella e della figlia Angelica, organizzato da Maiolati in occasione della giornata della memoria del gennaio 2007.
Nella seconda parte del libro Enzo Calcaterra ricostruisce, attraverso l’analisi di documenti storici, gli avvenimenti che videro coinvolto Colsalvatico nel sostegno all’attività partigiana maceratese tra il 1943 ed il 1944 e che gli valsero nel 1961 il conferimento di una medaglia di bronzo al valor civile dal Presidente della Repubblica.

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