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Calendarizzata la legge sui Giusti

per l'istituzione di una Giornata dei Giusti in Italia

L’8 settembre 2016 è stata calendarizzata nella Commissione Affari Costituzionali la proposta di legge per l’istituzione in Italia di una Giornata in memoria dei Giusti dell’umanità - presentata il 30 gennaio 2014 da Milena Santerini, a cui Gariwo è molto riconoscente per la battaglia che ha fatto in questi due anni per ottenere in Parlamento il più grande consenso tra le forze politiche. Un ringraziamento particolare va poi a Emanuele Fiano, relatore della proposta di legge, per essersi speso in prima persona e per avere messo il peso del suo prestigio nella maggioranza che guida il Paese.

Con questo provvedimento l'Italia aderirà ufficialmente alla Giornata dei Giusti, istituita dal Parlamento europeo il 10 maggio 2012. La calendarizzazione è il primo passo di un percorso che si concluderà in aula, con la presentazione del testo definitivo - così come licenziato dalla Commissione.

La proposta di legge è stata firmata da membri di tutti i partiti politici, e questo è un segnale molto positivo per l’avanzamento del provvedimento. “I problemi sono i tempi molto stretti, perché il Parlamento ha tante altre questioni in calendario. Bisogna arrivare prima che cominci la discussione sulla stabilità. Diciamo quindi che entro ottobre bisognerebbe concluderla, perché poi si entra nella fase della legge di bilancio che non prevede la possibilità di concentrarsi su altre cose”. Queste le parole di Emanuele Fiano, che fin dal 2003 insieme al presidente di Gariwo Gabriele Nissim ha fortemente voluto la creazione a Milano del Giardino dei Giusti di tutto il mondo al Monte Stella.

“In Commissione ho cercato di spiegare esattamente il meccanismo culturale che trasforma il ricordo della violenza e della morte in una proposta di figure positive nel campo dei crimini contro l’umanità - ha proseguito Fiano - e credo che questo sarà un progetto condiviso. Forse ci saranno delle critiche, non del PD, da parte di chi ritiene che in Italia ci siano troppe giornate dedicate a qualcosa. Questa è anche una critica corretta, ma nel merito dell’importanza di una Giornata dei Giusti saranno tutti d’accordo…”.

Importanza sottolineata anche dalla promotrice del provvedimento, Milena Santerini, presidente dell’Alleanza parlamentare contro odio e razzismo del Consiglio d’Europa. “È un segnale importantissimo, specialmente in un momento in cui nel mondo crescono odio, terrorismo, radicalismo… Porre l’attenzione non sul “nemico”, ma sulla responsabilità personale, è fondamentale per spezzare questo circolo vizioso della violenza. Questa legge ha quindi un fortissimo valore culturale e morale, è un richiamo al Bene attraverso la Storia e le storie, anche attuali. Di fronte a una storia piena di episodi di Male, dobbiamo quindi chiedere all’istruzione - alle scuole in particolare appunto - di attingere non solo dal passato, ma anche dall’attualità, per far emergere quelle risorse nascoste della Storia, della società, che sono sotterranee e di cui i Giusti sono portatori”.

Riportiamo di seguito il testo della proposta di legge, così come presentata alla Prima Commissione

ONOREVOLI COLLEGHI ! — Il Parlamento Europeo, il 10 maggio 2012, dichiarava il suo sostegno all’istituzione di una Giornata europea in memoria dei Giusti, il 6 marzo di ogni anno, per ricordare coloro che si sono opposti con responsabilità individuale ai crimini contro l’umanità e ai totalitarismi.

Anche il nostro Paese, dal cui invito è nata l’iniziativa, non può esimersi dal commemorare ufficialmente con una Giornata in memoria dei Giusti dell’umanità coloro che, nel corso della storia, si sono distinti per avere avuto la forza di difendere i diritti umani e l’amore per la verità, anche nelle circostanze più difficili e disumane, sapendo contrastare con coraggio le ingiustizie.

« Giusti » sono coloro che, nel corso di genocidi e omicidi di massa prodotti da ideologie e totalitarismi, hanno difeso la dignità e salvato vite umane anche a rischio della propria. Il ‘900, come sappiamo, è stato definito «il secolo dei genocidi » perché ha visto non solo i periodi totalitari del nazionalsocialismo e dello stalinismo, ma anche le stragi di cui sono stati vittime, tra gli altri, armeni, bosniaci, cambogiani, ruandesi; anche in questo secolo, purtroppo, abbiamo assistito a nuovi crimini contro l’umanità che hanno prodotto innumerevoli vittime innocenti. Nel buio di questi eventi, le figure dei Giusti di tutto il mondo ci ricordano che chiunque è libero di dire di no e di opporsi alla violenza, aiutando gli altri esseri umani.

La definizione di Giusto ha profonde radici nella cultura ebraica e nel Talmud, in cui viene ricordato che «salvare una vita è salvare il mondo intero»: gentile giusto è il non ebreo che dimostra però di anche dare un impulso alle strategie e agli interventi (formativi, culturali, sociali, politici) che, attraverso l’educazione alla pace e alla cittadinanza, contribuiscano alla prevenzione della violenza e dei genocidi.

In particolare, si ritiene doveroso che proprio nelle scuole e nelle università si prevedano esperienze educative e didattiche dallo specifico valore pedagogico, per comunicare alle giovani generazioni che è sempre possibile, anche nel contesto sociale più avverso, esercitare la propria responsabilità di lotta all’ingiustizia.

Il coraggio di un solo uomo può fare la differenza tra il bene e il male: questo è l’insegnamento incancellabile che ci hanno lasciato i Giusti di tutto il mondo. È bene che questo messaggio non vada perduto e sia invece rinnovato e divulgato.

Il Parlamento europeo, il 10 maggio 2012, facendo seguito a un appello promosso da Gariwo, il Comitato per la foresta dei Giusti, sottoscritto da moltissime eminenti personalità della cultura italiana, europea e mondiale, ha approvato la « Giornata europea dei Giusti » con una dichiarazione firmata da 388 parlamentari. Questa dichiarazione ha poi ricevuto consenso e appoggio da parte di importanti istituzioni italiane ed europee (tra le quali la Fondazione Václav Havel, la Fondazione Kennedy, la Fondazione Geremek). Tale ricordo del bene come compito della memoria per promuovere la conoscenza e l’interesse verso i Giusti, spesso sconosciuti, come esempio di resistenza al male, va ora assunto e diffuso anche in Italia.

A questo atto di grande importanza simbolica e politica si ritiene importante aderire attraverso la presente proposta di legge, che si compone di un unico articolo, suddiviso a sua volta cinque commi.

Al primo comma si aderisce alla dichiarazione del Parlamento europeo n. 3 del 2012 che istituisce la Giornata europea dei Giusti.

Il secondo comma stabilisce che non siano previste riduzioni di orario di lavoro negli uffici pubblici né giornate di vacanza o riduzioni dell’orario scolastico qualora la giornata cada in un giorno feriale.

Il terzo comma prevede che presso le scuole, nell’ambito del normale orario didattico, siano organizzate le iniziative più opportune per fare entrare in contatto i giovani con la storia, l’impegno e l’esempio dei Giusti. L’orario scolastico del 6 marzo potrà quindi essere dedicato a seminari, incontri, conferenze, proiezioni cinematografiche e dibattiti secondo le iniziative e i programmi che gli istituti in collaborazione con il Ministero riterranno più opportuno promuovere per il bene della conoscenza dei giovani. A tal fine si prevede apposito adempimento attuativo da parte del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.

Il quarto comma stabilisce che le amministrazioni e gli altri enti pubblici partecipino attivamente alla Giornata della memoria dei Giusti dell’umanità, promuovendo e patrocinando iniziative pubbliche, convegni, incontri e dibattiti, nonché contribuendo con il proprio supporto alla realizzazione di studi sul tema.

Le scuole, tutte le amministrazioni pubbliche, gli organi dello Stato partecipano alle iniziative descritte utilizzando le risorse finanziarie in base alle proprie disponibilità annuali di bilancio, non apportando – pertanto – ulteriori aggravi alle pubbliche finanze. Il quinto comma, conseguentemente, contiene apposita clausola di invarianza finanziaria.

PROPOSTA DI LEGGE

ART. 1.

(Istituzione della Giornata in memoria dei Giusti dell’umanità).

1. La Repubblica, in conformità alla dichiarazione scritta n. 3/2012 sul sostegno all’istituzione di una Giornata europea di memoria dei Giusti, approvata dal Parlamento europeo il 10 maggio 2012, riconosce il 6 marzo come «Giornata dei Giusti dell’umanità », dedicata a mantenere viva e rinnovare la memoria di quanti, in ogni tempo e in ogni luogo, hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona rifiutando di piegarsi ai totalitarismi e alle discriminazioni tra esseri umani.

2. La Giornata dei Giusti dell’umanità, di cui al comma 1, è considerata solennità civile ai sensi dell’articolo 3 della legge 27 maggio 1949, n. 260. Essa non determina riduzioni dell’orario di lavoro negli uffici pubblici né, qualora cada in giorno feriale, costituisce giorno di vacanza o comporta riduzione di orario per le scuole di ogni ordine e grado, ai sensi degli articoli 2 e 3 della legge 5 marzo 1977, n. 54.

3. In occasione della Giornata dei Giusti dell’umanità, gli istituti scolastici di ogni ordine e grado organizzano, nell’ambito del normale orario scolastico, iniziative mirate a far conoscere ai giovani le storie di vita dei Giusti, a renderli consapevoli di come ogni persona debba ritenersi chiamata in causa, in ogni tempo e in ogni luogo, contro l’ingiustizia, a favore della dignità e dei diritti umani, in difesa del valore della verità. Il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, con proprio decreto, da emanare entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, stabilisce le modalità di attuazione della presente legge.

4. In occasione della Giornata dei Giusti dell’umanità, nell’ambito delle proprie disponibilità di bilancio, le amministrazioni e gli enti pubblici promuovono iniziative pubbliche presso i Giardini dei Giusti, ove già esistenti, ovvero la loro creazione, nonché in luoghi di richiamo simbolico per la comunità per il loro carattere storico, architettonico, ambientale, paesaggistico, aperti al pubblico utilizzo. Tali spazi possono essere individuati anche in parchi e giardini già esistenti, e in alberi già piantumati, attraverso l’intitolazione ufficiale e la dedica pubblica. Le amministrazioni e gli enti di cui al primo periodo promuovono inoltre convegni, incontri e dibattiti, favoriscono e patrocinano la realizzazione di studi sul tema.

5. Dall’attuazione della presente legge non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

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