Sono un frequentatore-Runner del Monte Stella da ormai 38 anni. Ho vissuto in prima persona i cambiamenti ambientali - stradine, illuminazione, nuove piantumazioni - e l’avvicendarsi di biker, proprietari di cani, anziani, scolaresche, e logicamente amanti del Running che usano la Montagnetta per farne un luogo di svago, sport e relax. Tutto ciò sempre, o quasi, nel rispetto del verde, delle reciproche idee, della libertà altrui di godersi un simbolo di Milano sorto appunto per questi scopi, ma mai vissuto con una sacralità da non violare o ancor peggio da distruggere o dimenticare.

Noi stessi Runner che frequentiamo anche il campo del XXV Aprile abbiamo cercato di far vivere questo luogo con iniziative sportive, gare scolastiche, circuiti podistici segnalati con il Comune e anche spiegazioni del significato del Monte Stella per i Milanesi, un ricordo da non dimenticare nell’onorare il sacrificio di tante persone calpestate dalla stupidità umana che quasi si beava di una Guerra.

Quando è sorto il Giardino dei Giusti, con i cippi in granito e nuove belle piante mi (e ci) ha fatto piacere correre in quel vialetto, troppo spesso lasciato con erba alta e rami marciti nel tempo, e che invece era tornato ordinato e pieno di persone che venivano a ritrovare la Montagnetta.

Mi ha fatto un po’ intristire leggere da qualche tempo cartelli, striscioni, volantini decisamente contro il progetto che Gariwo ha in mente di realizzare per riqualificare il Giardino dei Giusti, con magari qualche muretto in più, ma sicuramente con due meritevoli idee.

Collocare delle isole di serenità o del silenzio dove tutti potranno per qualche istante “uscire” da una grande metropoli come Milano, lasciando che i propri pensieri creino un momento di relax e meditazione, penso possa essere veramente ciò che manca in quel luogo.
Se poi questi pensieri saranno anche per i nomi incisi su alcuni muretti - a significare che l’essere umano ha comunque la capacità, sempre, di far del bene - si sarà aggiunto valore a un luogo già di per sé significativo.

Inoltre, pensare che ci potrebbe anche essere un anfiteatro per momenti di ritrovo anche di noi sportivi - per piccole conferenze, premiazioni di gare, ritrovi tecnici in cui comodamente seduti si possa ascoltare persone qualificate raccontare le loro esperienze - è sicuramente motivo di soddisfazione dopo aver vissuto, da cittadino e sportivo, la Montagnetta abbandonata e sconosciuta nella sua storia a tanti Milanesi.

Se il progetto, come penso, ben si inserirà nella zona verde che già oggi è in parte occupata dal Giardino dei Giusti, non può che essere ben accetto dai frequentatori Runner del Monte Stella e sarà vissuto come un benefit della nostra sana fatica.