Nel 2008 la municipalità di Padova ha aperto in zona Terranegra un giardino dedicato ai "Giusti di tutti i genocidi a partire dal XX secolo".
In questa occasione sono stati piantati i primi
dieci alberi in ricordo di chi ha cercato di opporsi alla Shoah, al
genocidio armeno, a quello ruandese e alla pulizia etnica in Bosnia.
La cerimonia di inaugurazione si è svolta il 5 ottobre alla presenza del sindaco di Padova, dei Giusti onorati e dei loro familiari.
Padova
Il Giardino di Padova Comune di Padova
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5 ottobre 2008
Le figure onorate in questo Giardino
- Hasan Amca [biografia su sito esterno]
- ufficiale che salvò gli armeni dal genocidio e denunciò il massacro al mondo
- Dragan Andric
- un intellettuale serbo contro il genocidio bosniaco
- Carlo Angela
- nell'ospedale dove lavorava, salvò numerose persone dalla deportazione
- Mustafa Aga Azizoglu [biografia su sito esterno]
- sindaco di Malatya in difesa del popolo armeno
- Suor Marguerite Bernes [biografia su sito esterno]
- operò provvedendo alle necessità dei rifugiati e delle donne durante l'occupazione nazista di Roma
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- Giovanni e Regina Bettin [biografia su sito esterno]
- coniugi padovani contro il genocidio ebreo
- Giovanni Borromeo [biografia su sito esterno]
- medico italiano, ha salvato la vita a numerosi ebrei romani
- Padre Placido Cortese
- un frate che con i suoi collaboratori salvò profughi ebrei e militari sbandati dopo l'8 settembre '43
- Pierantonio Costa
- console e imprenditore che ha salvato 375 bambini durante il genocidio in Ruanda
- Benedetto De Beni
- il capitano d'artiglieria Giusto tra le Nazioni
- Padre Antonio Dressino [biografia su sito esterno]
- prestò assistenza agli ebrei romani
- Odoardo Focherini
- con Don Dante Sala assiste gli ebrei perseguitati
- Lida Basso Frisini [biografia su sito esterno]
- che a Lucca salvò una numerosa famiglia ebrea
- Varian Mackey Fry
- giornalista americano che in Francia procurò documenti falsi a 4mila persone per aiutarle a fuggire dalle persecuzioni naziste
- Ferdinando Gardellin [biografia su sito esterno]
- processato e licenziato perchè contraffaceva documenti d'identità
- Damas Mutezintare Gisimba
- direttore di un orfanotrofio, salvò più di 400 persone dalle milizie interahamwe
- Giacomo Gorrini
- ruppe il silenzio per testimoniare la tragedia armena
- Djuro Ivkovic
- Poliziotto serbo, durante la guerra salvò diverse persone dalla stazione di polizia di Nevesinje
- Zura Karuhimbi
- curatrice ruandese, sfruttando la superstizione salvò dozzine di Tutsi dal genocidio
- Jacob ed Elisabeth Kunzler [biografia su sito esterno]
- coppia svizzera che prestò aiuto agli armeni
- Maria Lazzari [biografia su sito esterno]
- di famiglia antifascista, è morta per salvare gli ebrei
- Pietro e Giuliana Lestini [biografia su sito esterno]
- padre e figlia che salvarono uomini politici, prigionieri alleati ed ebrei a Roma
- Gertrud Luckner [biografia su sito esterno]
- tedesca che sotto la copertura di impiegata della Caritas fornì aiuto e assistenza agli ebrei che volevano espatriare
- Lazar Manojlovic
- il preside che si è opposto alla pulizia etnica e ha perso il lavoro
- Jacqueline Mukansonera
- la donna hutu che salvò Yolande Mukagasana
- Giovanni Palatucci
- il questore di Fiume che aiutò gli ebrei
- Giorgio Perlasca
- si finse un Console spagnolo e salvò la vita a circa cinquemila ebrei ungheresi
- Dimitar Peshev
- salvò 48.000 ebrei bulgari dalla deportazione quando era vicepresidente del Parlamento
- Angelo Giuseppe Roncalli
- artefice del dialogo interreligioso
- Luigi e Antonietta Strazzabosco [biografia su sito esterno]
- contribuirono a salvare ebrei e partigiani facendo le copie dei timbri per la realizzazione di nuovi documenti
- Ivanka Sucur [biografia su sito esterno]
- a Sarajevo aiutò un bambino musulmano sopravvissuto alla pulizia etnica
- Armin T. Wegner
- si appellò ai leader del suo tempo per fermare i genocidi contro gli armeni e gli ebrei
- Carl Wilkens
- un americano disobbediente al servizio del bene in Ruanda
- Ayse Nur (Sarisözen) Zarakoglu
- fu più volte incarcerata in Turchia per avere testimoniato la verità sul genocidio armeno