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Mario Martella (1918 - 2014)

l'uomo che ha salvato un'intera famiglia ebrea

Mario Martella nasce a Roma nel 1918. Lavora per qualche tempo nella tipografia del padre. A 18 anni si arruola volontario nell'esercito per combattere in Etiopia e alla fine della guerra consegue la laurea in economia e commercio. Nel 1938, con la promulgazione delle leggi razziali, i Sabbadini, tipografi ebrei per cui aveva lavorato il padre di Mario, Riccardo, chiedono aiuto all'ex dipendente diventato loro amico. Gli ebrei infatti non possono più essere titolari di un'attività e devono o liquidarla o venderla. Mario rileva la tipografia, la mantiene efficiente e alla fine della guerra la restituirà agli ex-proprietari.

Nel 1940 viene richiamato nell'esercito e inviato sul fronte francese dove, nel 1942, diventa vicecomandante di una batteria antisbarco tedesca a Marsiglia. Dopo l'8 settembre non vuole collaborare con i tedeschi e viene portato in vari campi di concentramento per soldati italiani in Francia da cui evade per tre volte.

Rientrato clandestinamente a Roma nell'autunno del 1943, mette a disposizione la tipografia per stampare i manifesti delle forze italiane di liberazione. Il 16 ottobre 1943 i nazisti entrano nel ghetto di Roma e deportano tutti gli ebrei, destinati a morire nei campi di sterminio. Riccardo Martella riesce ad avvisare in tempo i Sabbadini dell'imminente retata, in modo che i giovani possano mettersi in salvo. Gli anziani invece rimangono intrappolati in casa, senza via di scampo, ma vengono salvati da Mario, che rischia la vita per andare a prelevarli con la propria auto e condurli nella sua casa di campagna, nella zona dei Castelli romani, dove rimarranno nascosti fino alla fine della guerra.

Mario Martella è stato nominato Giusto tra le Nazioni da Yad Vashem e ha ricevuto l'onoreficenza a Roma il 14 gennaio 2008, ormai novantenne.
In onore di Mario e di sua moglie Wanda sono stati piantati dalla famiglia Sabbadini dodici ulivi nella Foresta intitolata a Giovanni Paolo II in Israele. Il 24 gennaio 2008 al Palazzo del Quirinale, durante la cerimonia di celebrazione del "Giorno della Memoria", dedicata ai "Giusti d'Italia", il Capo dello Stato gli ha consegnato la medaglia d'oro al Merito Civile. Giorgio Napolitano ha sottolineato l'importanza della memoria di questi gesti:

"È nel ricordo di coloro che, in quegli anni bui, non si lasciarono corrompere dalle ideologie di odio allora dominanti, che ho voluto che venisse qui dato, nel Giorno della Memoria, quest'anno, particolare rilievo all'epopea dei Giusti, di coloro che salvarono anche le nostre coscienze, che furono i pionieri e primi costruttori del mondo di pace in cui ci auguriamo che voi giovani possiate trascorrere le vostre esistenze".

Nel libro La buona stella (ed. ATEL, 2006), Mario Martella ha raccontato la sua vita, citando gli episodi ricordati, e ha destinato il ricavato a finanziare una casa per anziani.

Giardini che onorano Mario Martella

Mario Martella è onorato nei Giardini di Grumello Cremonese e Yad Vashem.

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