In Marocco l'indipendenza del sistema giudiziario è un argomento molto delicato. Con 5.000 dollari ci si può comprare una sentenza civile, mentre i casi del penale, anche quelli estremi dove le accuse sono di terrorismo, si aggiustano in un senso o nell'altro con una telefonata a un politico.
Lo spiega il New York Times, che ha raccontato di un'inedita protesta: il Club dei Giudici, un organismo ufficialmente vietato, ma tollerato, formato da un manipolo di magistrati stufi della corruzione, ha dato vita a un sit-in di fronte alla Corte Suprema a Rabat il 6 ottobre.
Del tema si è occupato anche un partito islamista, il Partito per la giustizia e lo sviluppo, ma i manifestanti garantiscono: "La questione riguarda tutti i cittadini del Marocco".