Rana Zaitouneh (foto di Gariwo)
Pubblichiamo di seguito il messaggio inviato dalla madre di Ghayath Mattar in occasione della dedica di un albero e un cippo al figlio presso il Giardino dei Giusti di Milano, il 6 marzo 2015.
Ogni madre del mondo intero ha un unico cuore, piange le stesse lacrime e trema nello stesso modo… Preoccupandosi per i figli ma anche riponendo fede e speranza in loro. Ogni madre ha lo stesso sorriso quando vede arrivare i figli, lo stesso orgoglio se essi sacrificano le loro vite per una nobile causa in cui credono. Lo stesso dolore a vedere i loro vestiti dopo che sono stati chiusi in carcere o sono morti. Tutto è uguale nel cuore di una madre e il dolore che la sopraffà non è diverso, nemmeno un po'.
Sono del tutto consapevole che in tempi di lotta, alle madri tocca il dolore più grande, ma anche la fierezza più assoluta. Tuttavia, fino a quando riusciremo a renderci conto solo del dolore? Io sarò trasparente come l’acqua che è negata ai prigionieri e alla gente assediata. Sarò quindi diretta come i proiettili che uccidono i nostri figli tutti i giorni. Non c’è vittoria (non importa quanto grande) che possa compensarci del sacrificio di ogni singola madre, ma questa vittoria realizzerà le speranze e le ambizioni dei nostri figli e questo è il motivo per cui continuiamo a seguire il loro cammino di libertà. Stiamo con le madri dei martiri e dei prigionieri per attuare la loro volontà.
Gloria e misericordia su tutti i martiri e libertà a tutti i prigionieri.
Grazie.