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Un "Gran Galà dei Giusti" a Varsavia

organizzato da Gariwo e History Meeting House

Il 6 marzo alle 19 si è tenuta a Varsavia la tradizionale Giornata europea di commemorazione dei Giusti. History Meeting House (Casa degli Incontri con la Storia), un importante ente culturale polacco, ha annunciato i nomi delle persone onorate presso il Museo di Storia degli ebrei polacchi POLIN, istituito solo nel 2012 a Varsavia, nel quartiere nel quale una volta sorgeva il ghetto. 

Le figure onorate sono Władysław Bartoszewski, Witold Pilecki e padre Giovanni Zieja. In primavera, nella piazza "generale Jura-Gorzechowski" saranno piantati alberi e scoperti cippi per i Giusti. "Il concetto di Giusto, che è stato utilizzato per la prima volta nel Memoriale di Yad Vashem, oggi è universale", ha dichiarato Piotr Jakubowski, direttore di Storia Meeting House. "Questo titolo commemora non solo Giusti riconosciuti da Yad Vashem, ma anche tutti coloro che a fronte di totalitarismi e genocidi hanno avuto il coraggio di difendere la dignità umana, aiutare le vittime e testimoniare la verità".

Władysław Bartoszewski, sopravvissuto ad Auschwitz e poi divenuto eminente personalità della Repubblica Polacca, nella quale ha ricoperto ruoli diplomatici importanti tra cui la carica di Ministro degli Esteri, è stato onorato a titolo postumo per la sua determinazione a denunciare il male e a opporsi attivamente al potere criminale, sia durante la guerra, quando i nazisti e i collaborazionisti si appellavano al razzismo e all'ideologia hitleriana, sia contro lo stalinismo imposto alla Polonia e basato sulla repressione, il terrore e la paura. 

Witold Pilecki, ufficiale polacco, è stato onorato per la difficile decisione di entrare volontariamente, nel 1940, nel campo di sterminio di Auschwitz, per fondarvi un'organizzazione partigiana clandestina. Il suo rapporto sul lager è stato visto dagli organizzatori come una testimonianza molto eloquente da portare nelle aule scolastiche, valorizzando la capacità di "raccontare" la storia che può portare i giovani a felici identificazioni con personalità positive. 

Padre Giovanni Zieja, cappellano militare, fece suo il comandamento "non uccidere" anche in situazioni storiche dove appariva "necessario" abbandonarlo: durante la guerra polacco-bolscevica,  durante la Seconda Guerra Mondiale e durante la Repubblica Popolare di Polonia, incontrando persecuzioni e ostilità non solo nello Stato, ma anche nella stessa Chiesa. Per padre Zieja la "prova dell'esistenza di Dio vivente" divenne tutt'uno con la prova dell'esistenza della  giustizia. Il sacerdote viene visto come un esempio di pensiero libero e indipendente.

Il Galà dei Giusti è stato coronato dal consueto concerto di musica classica con Luca Krupiński ed Ekaterina e Stanislav Drzewieckich.

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