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Una mostra per ricordare gli ebrei di Salonicco

una comunità distrutta al 98%

Il Memoriale della Shoah di Parigi ricorda la deportazione degli ebrei di Salonicco con una mostra che avrà luogo dal 1° dicembre 2013 al 16 marzo 2014. Ricorrono i 75 anni da quando i nazisti capeggiati da Alois Brunner (che ha poi creato i servizi segreti del dittatore siriano Assad e pare sia ancora vivo in quel di Damasco) e Max Merten liquidarono il ghetto di questa città, che fino al 1941 era stata la "Gerusalemme dei Balcani", con il 70% degli ebrei di Grecia. 
L'esposizione si intitola Mars-août 1943 : Salonique, épicentre de la destruction des Juifs de Grèce e consiste di documenti d'archivio, fotografie e oggetti presentati per la prima volta al Memoriale su una vicenda relativamente poco conosciuta della Shoah. 

Il 9 aprile 1941 i tedeschi entrarono a Salonicco e attuarono le prime misure antisemite, seguite, a partire dal luglio 1942, dalle persecuzioni e dalle umiliazioni collettive (ad esempio una piazza della città era stata allestita a mo' di palestra per esercizi ginnici obbligatori fino allo sfinimento per i maschi ebrei). Due anni più tardi gli israeliti furono radunati in un ghetto e il 15 marzo 1943 partì il primo treno per Auschwitz-Birkenau.

In qualche mese, nonostante il coraggio di figure come il console italiano Guelfo Zamboni, la quasi totalità degli ebrei di Salonicco fu annientata. Più di 48.000 ebrei furono deportati, ne tornarono meno di 2.000.


Il 29 novembre, per l'inaugurazione dell'anno accademico 2013/2014 dell'Università La Sapienza, sarà conferito il dottorato honoris causa a Samy Modiano, sopravvissuto e testimone della Shoah di origine greca. Nel 1938 Samuel Modiano fu espulso dalla scuola che frequentava a Rodi, a quel tempo colonia italiana, a causa delle leggi razziali. Nel 1944 a soli 14 anni fu deportato ad Auschwitz-Birkenau. Ora Modiano è impegnato ad accompagnare gli studenti a visitare il lager e a dar voce alla tragedia nelle scuole di Roma. Proprio durante un viaggio della Memoria, è maturata l'idea di insignirlo del prestigioso titolo accademico. 

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Salonicco '43

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