Per "giurisdizione universale" si indica la perseguibilità di un crimine all'interno di qualsiasi ordinamento, anche non collegato con il luogo dove il reato è stato commesso. La Spagna ha intrapreso questa strada nei confronti della Cina, dopo una denuncia del 2006 presentata dal Comitato di sostegno al Tibet, dalla Fondazione Casa del Tibet e dall'Associazione costituita da Thunten Wngchen Sherpa, cittadino spagnolo d'origine tibetana.
Proprio perché questi è cittadino iberico, la magistratura spagnola ha formalizzato oggi un ordine internazionale di cattura e detenzione in carcere per l'ex presidente cinese Jiang Zemin, l'ex premier Li Peng e altri tre dirigenti del Partito Comunista Cinese, accusati di genocidio, tortura e lesa umanità Tuttavia l'ordine di cattura potrebbe restare lettera morta se passasse la riforma della giurisdizione universale voluta da Mariano Rajoy, che potrebbe portare all'archiviazione molte cause internazionali.
L'atto dei giudici spagnoli fa riferimento alle presunte violenze contro la popolazione tibetana perpetrate da Pechino nel decennio 1980-1990. Un precedente illustre è dato dall'arresto dell'ex dittatore cileno Augusto Pinochet, in base a una causa intentatagli da cittadini spagnoli davanti al giudice Baltasar Garzon, che emise un mandato d'arresto per crimini contro l'umanità.