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Gariwo Magazine

Jewish and the City 2014

Il lungo cammino verso la libertà

Dal 13 al 16 settembre, a Milano la seconda edizione del Festival internazionale di cultura ebraica Jewish and the City. Cuore dell’iniziativa - promossa dalla Comunità ebraica cittadina in collaborazione con il Comune di Milano - saranno la Zona Guastalla, attorno alla Sinagoga Centrale, Il Teatro Franco Parenti, la Fondazione Corriere della Sera, la Biblioteca Sormani, la Rotonda di Via Besana, le Gallerie d’Italia e Palazzo Reale.

Tra le iniziative del Festival, La sfida dell’uomo giusto. Il viaggio verso la libertà, martedì 16 settembre alle ore 15.30 presso il Memoriale della Shoah di Milano, con il presidente di Gariwo Gabriele Nissim e Rav Paolo Sciunnach, docente di Ebraismo presso la Scuola Ebraica di Milano. A introdurre e moderare l'incontro sarà Roberto Jarach, vicepresidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano.

Tema della seconda edizione di Jewish and the City è la festa di Pesach, la Pasqua, come momento di riflessione sul lungo cammino verso la libertà. Tale celebrazione, si legge sul sito del Festival, è un richiamo a compiere una verifica dei nostri sentimenti, un invito a domandarci se realmente ci sentiamo “come se noi stessi fossimo stati liberati con i nostri padri in Egitto”. Questo significa che a Pesach non si festeggia l’evento lieto che accadde ai nostri padri, ma il nostro evento lieto, la nostra personale e attuale liberazione. In questo modo ognuno di noi è coinvolto direttamente, senza la frapposizione delle generazioni. L’uscita dall’Egitto di ieri, di oggi e di domani, diventa così la base, il punto di riferimento su cui misurare la nostra identità”.

La conferenza stampa di presentazione del Festival, preceduta da una lezione del Docente di Letteratura inglese al Washington and Jefferson College Jonathan Gottschall - uno dei più affermati "darwinisti letterari", specializzato nei rapporti tra letteratura ed evoluzionismo - è stata l’occasione per riflettere su questo particolare concetto di libertà. La festa del Pesach corrisponde infatti all’uscita dall’Egitto dopo 400 anni di schiavitù, ma non coincide con il momento della liberazione, avvenuta solo dopo altri 40 anni di peregrinazioni nel deserto, in un viaggio necessario per liberarsi dal passato.

“La scelta di questo tema - ricorda Daniele Cohen, Assessore alla Cultura della Comunità Ebraica di Milano - vuole essere un modo per ribadire che il cammino per la libertà è un percorso lungo in cui, come nella narrazione ebraica, dialogo e riflessione vanno insieme alla responsabilità”.

Numerosi i partner dell’iniziativa, come Intesa San Paolo e Fondazione Cariplo, che hanno offerto spazi e progetti per coinvolgere la cittadinanza in questa esperienza di multiculturalità.
“I cittadini rispondono positivamente a questa manifestazione - ha dichiarato Andrée Ruth Shammah, direttore del Teatro Franco Parenti - e mostrano la curiosità di capire cosa sia la cultura ebraica”. Ed è proprio questa curiosità, questa voglia di affrancarsi dai luoghi comuni e aprirsi all’altro che, secondo l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno, farà della città di Expo 2015 il cuore d’Europa - dal nome dell’iniziativa, che verrà presentata il prossimo 11 settembre, con la quale le istituzioni culturali milanesi si sono unite per avviare un percorso di riflessione sui valori e sull’identità europea. “Il centro di questo progetto - ha dichiarato Del Corno - è la mostra a Palazzo Reale dedicata a Chagall, momento conclusivo di Jewish and the City e passaggio di testimone virtuale tra il Festival ebraico e Milano cuore d’Europa.

8 settembre 2014

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