Gariwo
https://it.gariwo.net/magazine/prevenzione-dei-genocidi/buone-memorie-per-buone-pratiche-11930.html
Gariwo Magazine

Buone memorie per buone pratiche

i testi del 1948 per la prevenzione dei genocidi

L'immagine della Giornata per i diritti umani

L'immagine della Giornata per i diritti umani

Dopo tre anni dalla loro nascita, il 9 e 10 dicembre 1948 le Nazioni Unite hanno approvato due documenti fondamentali: la Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Tali atti costituiscono il primo sforzo a livello internazionale di istituire un impianto normativo per evitare il ripetersi degli orrori del passato. Per raggiungere tale obiettivo, tuttavia, accanto alle norme del diritto internazionale è fondamentale tenere presente anche un quadro culturale e umano. In tal senso, le vicende dei Giusti costituiscono un esempio di come le buone pratiche e la responsabilità personale siano fondamentali per la prevenzione dei genocidi.

La Convenzione sul genocidio, approvata il 9 dicembre 1948, è oggi una fonte consuetudinaria del diritto internazionale, riconosciuta quindi come universalmente inviolabile e inderogabile anche per quegli Stati che non l'abbiano mai ratificata. Nonostante la grande attualità della definizione adottata dalla Convenzione, proposta dal giurista polacco Raphael Lemkin, sono ancora molti i problemi che essa solleva.

Se infatti l’articolo 2 intende come genocidio gli atti commessi con l’intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, nessun riferimento è previsto per il genocidio culturale o politico, che in molti Paesi è stato a lungo perpetrato. Per rispondere all’esigenza di estendere la definizione anche a questi tipi di crimine, Barbara Harff ha coniato nel 2002 il termine “politicidio”, e David Scheffer nel 2007 ha introdotto il concetto, ripreso oggi dal grande storico della Shoah Yehuda Bauer, di “atrocità di massa”, per trattare temi che comprendono i crimini di guerra, i crimini contro l’umanità, la pulizia etnica e il genocidio.

Ricorre invece il 10 dicembre l’anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, il primo documento nella storia dell’Umanità a fissare diritti fondamentali validi per tutti, e non solo per i cittadini di uno Stato. Tale documento, nato grazie alla Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite guidata da Eleanor Roosevelt, costituisce un “ideale da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo e ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione”.

Dal 1950 il 10 dicembre è stato dichiarato Giornata mondiale dei diritti umani, e per celebrare questa ricorrenza, ogni anno Oslo consegna in questa data il Premio Nobel per la pace.

Non perderti le storie dei Giusti e della memoria del Bene

Una volta al mese riceverai una selezione a cura della redazione di Gariwo degli articoli ed iniziative più interessanti. Per iscriverti compila i campi sottostanti e clicca su iscrizione.




Grazie per aver dato la tua adesione!

Contenuti correlati