Sottomissione, di Michel Houellebecq, è un romanzo coinvolgente ed intrigante, pieno di colpi di scena, ambientato in Francia e proiettato nel futuro. Presenta l’Islam che avanza come un esercito spietato nella società francese, mettendo tutte le istituzioni a repentaglio. La religione musulmana si è consolidata nel tempo grazie al massiccio numero di emigrati arabi che hanno acquisito la cittadinanza francese e hanno partecipato alle ultime elezioni presidenziali (V Repubblica), causando un vero terremoto: il candidato della Fratellanza musulmana ha ottenuto a sorpresa il 21,7 per cento dei voti, mentre il candidato del partito socialista ha raggiunto il 21,8 per cento e il Fronte nazionale si è attestato al primo posto, con il 34,1 per cento dei suffragi.

Il destino della Francia è nelle mani dei musulmani: per fronteggiare il Fronte Nazionale, la sinistra non ha altra scelta che allearsi con gli appartenenti alla Fratellanza musulmana, ai quali sono costretti a cedere il Ministero della Pubblica Istruzione. Un ministero di fondamentale importanza per il partito islamico, che si arroga così il diritto di attuare un radicale cambiamento nelle strutture scolastiche ed universitarie, che costituiscono strategici punti di accesso al sistema politico, economico e sociale del Paese. Secondo la Fratellanza musulmana: ”Ogni bambino francese deve avere la possibilità di beneficiare, dall’inizio alla fine dell’età scolare, di un insegnamento islamico. E l’insegnamento islamico è, da tutti i punti di vista, molto diverso dall’insegnamento laico. Per prima cosa, non può assolutamente essere misto, e solo alcuni indirizzi saranno aperti alle donne. In fondo, quello che vogliamo è che le donne, dopo la scuola primaria, vengano in gran parte avviate verso scuole di educazione domestica, e che si sposino prima possibile. A una piccola minoranza è consentito, prima di sposarsi, di seguire studi letterari e artistici. Questo sarebbe il nostro modello di società ideale. Inoltre, tutti i docenti, senza eccezione, dovranno essere musulmani. Le regole riguardanti il regime alimentare delle mense ed il tempo dedicato alle cinque preghiere quotidiane dovranno essere rispettate; ma, soprattutto, il sistema scolastico in sé dovrà essere adattato agli insegnamenti del Corano”.

La poligamia e il Burqa faranno sempre più parte del tessuto sociale francese. In poche parole, la Fratellanza islamica riuscirà ad attuare drastici cambiamenti, provocando un vero terremoto che segnerà il destino di una nazione democratica ed europea che aveva come principio la libertà, la fratellanza e l’uguaglianza. La Francia, semiarabizzata, rischierà di retrocedere al Medioevo.

Con l’avvento dell’Islam al potere, i socialisti saranno coinvolti in una politica antisemita e a favore della corrente filopalestinese nel sistema scolastico ed universitario, a scapito degli ebrei. Gli incidenti saranno all’ordine del giorno. Entreranno in gioco anche i principi del Regno dell’Arabia Saudita, pronti a finanziare la famosa Università della Sorbona e a impossessarsi delle risorse scientifiche e letterarie della culla del sapere e della democrazia.

Il protagonista del romanzo, un docente universitario di nome François, studioso e stimatore di Joris, Karl Huysmans e dei letterati francesi, donnaiolo ed amante della cucina araba, si troverà all’improvviso a vivere una situazione paradossale, che segnerà la fine della vita laica e la soppressione della libertà di stampa, oltre che la negazione della democrazia.

L’autore del libro, alla stregua di un veggente, vede il futuro della sua nazione con un certo pessimismo, non privo, però, di un certo realismo, come dimostrano i sanguinosi avvenimenti accaduti nella sede del giornale satirico “Charlie Hebdo” e nel Supermercato Ebraico Kosher Hyper Caher.