Gariwo
https://it.gariwo.net/magazine/fondamentalismo-e-terrorismo/unire-il-mondo-arabo-contro-l-isis-12304.html
Gariwo Magazine

Unire il mondo arabo contro l'Isis

messaggi dalla società civile e dalle autorità religiose

“La bontà insensata è il titolo di un libro di Gabriele Nissim che parla di un giudice che ha dedicato la sua vita a cercare persone sconosciute che salvarono gli ebrei durante l’Olocausto. Tuttavia è anche ciò che ha spinto 1300 giovani musulmani a creare una catena umana intorno a una sinagoga di Oslo in segno di solidarietà con la comunità ebraica dopo l’attentato di Copenaghen, nel quale un giovane nato in Danimarca di origini palestinesi ha ucciso due persone. Atti di questo tipo, che dovrebbero essere da prima pagina, passano inosservati su molti media. Atti conciliatori che mostrano al mondo che esistono molti più difensori della pace che della guerra, e che è possibile e desiderabile la convivenza interculturale. Atti di bontà insensata e anonima che dobbiamo conoscere, perché ‘queste persone, che non si conoscono’ (Borges), stanno salvando il mondo.”
Così scrive Carmen Martinez Gonzalez in un corsivo sul quotidiano spagnolo ElPais.

Il riferimento è a quello che è stato definito “anello di pace”, la catena umana formata da oltre mille musulmani il 21 febbraio a Oslo per condannare l’attentato di Copenaghen e ogni forma di violenza religiosa.
"La protezione dei popoli del Libro è un precetto della nostra fede - ha spiegato dalle pagine di Repubblica il fondatore dell'Unione delle Comunità Islamiche Italiane Roberto Hamza Piccardo -. Sarebbe bello se un certo numero di esponenti islamici, mi ci metto anche io, decidessero di offrirsi come scudi umani in occasione di futuri appuntamenti simili".

Se quindi si notano segnali positivi provenienti dalla società civile, per la prima volta arriva un messaggio molto forte anche dalle autorità religiose del mondo musulmano. 
Il grande imam di Al Azhar, il maggiore centro religioso sunnita, Ahmed al-Tayyeb, si è infatti rivolto a studiosi, accademici e insegnanti invocando la necessità di una radicale riforma dell’insegnamento religioso, per contenere la diffusione dell’estremismo e combattere il pensiero jihadista sul piano teologico.

L’imam è intervenuto a un seminario tenutosi alla Mecca sul tema “L’Islam e la lotta contro il terrorismo”, sottolineando che l’estremismo è il prodotto di una cattiva interpretazione del Corano. “L’unica speranza per recuperare l’unità della nazione musulmana - ha dichiarato - è di contrastare in scuole e università questa tendenza a bollare i musulmani come miscredenti”. La risposta immediata sarebbe quindi la creazione di uno speciale curriculum di studi per correggere “concetti falsi e ambigui”, seguita da una conferenza di accademici musulmani per rafforzare i valori comuni dell’Islam.

Al convegno è stato inoltre letto un messaggio del nuovo sovrano saudita Salman, fermo nel sottolineare la necessità della tolleranza zero con i jihadisti, “minaccia alla comunità musulmana e al mondo intero”.

24 febbraio 2015

Non perderti le storie dei Giusti e della memoria del Bene

Una volta al mese riceverai una selezione a cura della redazione di Gariwo degli articoli ed iniziative più interessanti. Per iscriverti compila i campi sottostanti e clicca su iscrizione.




Grazie per aver dato la tua adesione!

Contenuti correlati