La giornalista marocchina Souad Sbai riflette sulla rivoluzione che ha scosso il suo paese scrivendo su Il Sussidiario.net: "La svolta del Marocco, di cui il risultato referendario è solo la straordinaria certificazione numerica, deve far riflettere sul fatto che le rivoluzioni e primavere non possono essere indotte, ma possono e debbono venire solo dall’interno di un Paese.
Seguire un modello di rivoluzione che arriva dall’esterno è un rischio, perché è e rimane sempre un prodotto non aderente al background culturale su cui poi dovrà innestarsi. Anche e perché non c’è mano straniera che saprà dirigere la svolta libertaria meglio di chi ce l’ha nel cuore e nella mente. E il Marocco ne è la più fervida esemplificazione concreta.
Cosa sarà dopo questa riforma il Marocco? Quello che ci preme sottolineare è quello che non sarà. Ovvero un paese in mano all’estremismo e all’oscurantismo. Quello che sarà lo lasciamo decidere ai giovani marocchini, che ne hanno il sacrosanto diritto, non fosse altro per coloro a cui, in altri paesi, questo diritto è stato strappato".
(Foto di Uk in Italy)