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A Seveso un giardino per Giacomo Bassi

Giusto tra le Nazioni

Targa per Giacomo Bassi (Foto per gentile concessione di Roberta Miotto)

Targa per Giacomo Bassi (Foto per gentile concessione di Roberta Miotto)

Seveso ha intitolato il Giardino dei Gelsi di via Verona a Giacomo Bassi, segretario comunale che ha ricevuto da Yad Vashem il riconoscimento di Giusto tra le Nazioni per aver salvato una famiglia di ebrei nel 1943. 

Alla Cerimonia, il 23 maggio 2010, hanno partecipato, tra gli altri, il Sindaco Massimo Donati e Roberta Miotto, Presidente dell'Associazione "Senza Confini", promotrice dell'iniziativa.



DOCUMENTI FALSI PER GLI EBREI IN FUGA
La famiglia Contente era composta da Israel, dalla moglie Paola e dai loro tre bambini: Nissim, Abraham e Sarah. Originari di Milano, dal 1937 avevano lasciato la loro casa ed erano sfollati a Canegrate, in provincia. Nel 1943, dopo il tragico massacro di ebrei sul Lago Maggiore, la famiglia cercò di espatriare in Svizzera senza riuscirci. I Contente rientrarono e a Canegrate, Paola suggerì di chiedere aiuto a Bassi, segretario comunale di 47 anni, sposato e con un bambino piccolo. Quando Bassi venne informato della loro situazione tirò fuori da un cassetto della scrivania alcune carte d'identità in bianco dicendo: "Adesso lascio la stanza per qualche minuto e quando ritorno può essere che questi documenti spariscano". Paola infilò i documenti in borsa e quando Bassi rientrò nell'ufficio disse che in via Carducci a Milano un fabbricante di timbri poteva falsificare i documenti aggiungendo un timbro di una città siciliana e permettendogli di fingersi profughi di quella regione. Bassi consigliò loro di lasciare Canegrate e di trasferirsi a San Giorgio su Legnano, paese di cui lui era segretario comunale. 
I Contente cambiarono nome in De Martino e Bassi trovò una sistemazione per loro in un'aula della scuola elementare. La famiglia si nascose nell'istituto per 15 mesi, la figlia si iscrisse anche a scuola.

LA MOSTRA SU GIACOMO BASSI
La cittadina ha dedicato al Giusto anche una mostra dal titolo "Giacomo Bassi: fede e cultura incontrano l'altro" realizzata dalla classe 1A del liceo sevesino Frassati e nata dall'incontro tra gli studenti e Nissim Contente, una delle persone salvate da Bassi, che li ha spinti ad approfondire le ragioni per cui il Giusto ha compiuto il salvataggio.
La Mostra è aperta su prenotazione fino al 30 maggio è possibile organizzare esposizioni nelle scuole. Per informazioni tel. 3480717814

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