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La storia di un prete coraggioso

Roberto Saviano racconta di Don Giacomo Panizza

Roberto Saviano durante il programma tv Vieni via con me di RaiTre racconta la vicenda di Don Giacomo Panizza.

Giacomo Panizza è bresciano, comincia a lavorare in frabbrica a 14 anni, a 23 sceglie di diventare sacerdote. Dopo l'ordinazione si dedica ai disabili. Dalla Calabria riceve una richiesta di aiuto, per rispondere sceglie di trasferirsi a Lamezia Terme. 
Qui fonda la comunità di aiuto "Progetto Sud" che dà lavoro a disabili e a normodotati. 
A Lamezia le autorità sequestrano il palazzo dei Torcasio, una cosca locale. Il palazzo rimane vuoto a lungo: nemmeno i vigili urbani vogliono entrarci dato che si trova ad appena sei metri dalla dimora abitata dai Torcasio. 
Quando lo offrono al giovane prete lui non si tira indietro: sceglie di trasformarlo nella sede della sua comunità, affrontando a testa alta le minacce e le ritorsioni del clan, senza paura. 
Impiega sette anni per ristrutturare le stanze: lavora lentamente e con circospezione per non mettere in pericolo le imprese edili che collaborano. 
È costretto a vivere sotto protezione ma la sua comunità cresce. 

LE COSE CHE MI PIACCIONO DEL SUD

intervento di Don Giacomo Panizza

"Del Sud mi piace chi se ne sta a mani nude, disarmate; chi non si lascia tentare ad opporsi ai violenti coi loro stessi metodi.
Mi piace tenermi negli occhi la luce, il cielo, il mare con le Eolie dentro e quella riga che fa il sole rosso quando ci tramonta dietro.
Mi piace ascoltare la gente del Sud parlare le sue parole.
Dal Sud ho imparato che non tutto è urgente, non tutto deve essere perfetto o in orario, non tutto è essenziale: e mi è piaciuto.
Al Sud mi piace chi fa il padrino senza fare il padrone, chi fa doni per amicizia e non per legarti al suo clan.
Mi piacciono le madri che non dimenticano i figli, qualunque cosa abbiano combinato; madri che supplicano i boss di ’ndrangheta di svelare il luogo dove hanno buttato o seppellito i loro figli, spariti di lupara bianca, per portarci un fiore.
Del Sud mi piacciono le donne, attente e appassionate, con cuori grandi.
Mi piace vedere i giovani “sbattersi” coi partiti politici, con l’utopia di rinnovare i partiti e la politica.
Mi piacciono quelli che in tribunale si ricordano le facce e le parole di chi ha chiesto loro il pizzo, indicandoli davanti a tutti.
Mi è piaciuta l’idea di emigrare a rovescio, di andare a conoscere limbo e inferno, purgatorio e paradiso, la mia vita con altri, altrove."




26 novembre 2010

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