Dopo l'omicidio del governatore del Punjab tragica fine anche per Shahbaz Bhatti, l'unico esponente cattolico del governo, freddato dai talebani nel centro di Islamabad.
Bhatti era un convinto assertore del dialogo tra le fedi, in un Paese dove un cristiano viene ucciso o arrestato ogni mese. Era entrato nel mirino dei fondamentalisti per aver preso posizione in favore di Asia Bibi, la contadina condannata all'impiccagione in base alla legge sulla blasfemia. Lo Stato non ha saputo o voluto proteggerlo con una scorta.
Secondo il rapporto annuale dell'associazione Open Doors (Porte aperte) il Pakistan, dove si svolgono in questi giorni cortei di protesta contro la corruzione, è l'undicesimo Paese al mondo dove la Chiesa è perseguitata. Purtroppo le aspirazioni alla democrazia si scontrano con un crescente rischio di fanatismo.