Una tavola del fumetto
Libero Grassi nasce a Palermo, si laurea in Scienze Politiche e comincia a lavorare come commerciante. Nel capoluogo siciliano apre una fabbrica tessile, la Sigma, che viene presa di mira da Cosa Nostra. Libero si rifiuta di pagare il pizzo e firma una lettera in cui spiega che non ha intenzione di cedere ai ricatti, pubblicata dal Giornale di Sicilia.
Questa presa di posizione gli costa la vita. Viene assassinato il 29 agosto 1991.
CARA MAFIA, IO TI SFIDO
Alla vita dell'imprenditore è dedicata una graphic novel dal titolo Libero Grassi: cara mafia, io ti sfido, creata da Laura Biffi, Raffaele Lupoli, Riccardo Innocenti, Beatrice Gozzo.
Il libro è pubblicato da una piccola casa editrice romana, la Round Robin, grazie alla collaborazione di amici e familiari di Grassi: "racconta la sua storia e la sua eredità a chi non la conosce".
Secondo Ivanhoe Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia che ha firmato la postfazione, "seminare la legalità con impegno e determinazione è l'unico modo per rendere consapevoli, e quindi liberi, i cittadini siciliani".
La figlia di Libero, Alice, ha ricordato il triste anniversario sostituendo il manifesto dedicato a suo padre con uno nuovo. Il cartellone è posto nel luogo dove l'imprenditore è stato ucciso, in via Alfieri a Palermo. Recita: "Il 29 agosto 1991 qui è stato assassinato Libero Grassi, imprenditore, uomo coraggioso, ucciso dalla mafia e dall'omertà dell'associazione industriali, dall'indifferenza dei partiti, dall'assenza dello Stato".