Nel giorno del compleanno di Maometto Hamza Kashgari, un giornalista di 23 anni, ha osato scrivere su Twitter: "Nel giorno del tuo compleanno, non mi inchinerò davanti a te. Ho amato alcune cose di te ma ne ho aborrite altre, e non ho capito molti fatti che ti riguardano”.
Questo è bastato perché contro di lui si scatenassero accuse di blasfemia, minacce, fatwe. Aveva cercato di fuggire dall'Arabia Saudita alla Malesia ma appena sbarcato in aeroporto è stato catturato su mandato internazionale ed estradato.
Sul Corriere della Sera Viviana Mazza sottolinea che, se i social network sono usati dagli attivisti e dai liberali è altrettanto vero sono strumento di comunicazione anche per integralisti a caccia di proseliti e vengono monitorati scrupolosamente dai regimi autoritari.
Ora il giovane rischia la condanna a morte per blasfemia.