Il regime siriano ha arrestato 12 attivisti: tra loro anche la blogger Razan Ghazzawi, che sulle pagine del suo sito monitora la situazione del Paese e la violenta repressione. La donna era già stata messa in manette a dicembre e tornata in libertà da appena due settimane.
Tra gli altri sono stato arrestati anche Mazen Darwish, direttore del Centro per i Media e la libertà di espressione e sua moglie. I fermi sono avvenuti per la maggior parte in questo centro.
Darwish è un giornalista e un avvocato che si occupa di difendere gli attivisti perseguitati. Ogni anno stende un rapporto sulle violazioni dei diritti umani in Siria.
Sono stati messi in manette poi Yara Badr, Hussein Ghareer, Hani Zeitani, Sana Zeitani, Rita Dyoob, J.Ferson, Hanady Zahlout, Sam al-Ahmed, Mayada Khalil, Maha al-Seblaty.
L'ONU CONDANNA ASSAD
Con 137 voti a favore, 12 contrari e 17 astenuti, L’Onu ha approvato la risoluzione araba-occidentale sulla Siria. Contrari, tra gli altri, Cina, Russia, Iran, Cuba, Corea del Nord e Venezuela.
Il provvedimento, non vincolante, chiede ad Assad di interrompere gli attacchi contro la popolazione e di collaborare con la Lega Araba per una transizione democratica, sollecita l'Onu a nominare un inviato speciale per la Siria.
Continuano però gli attacchi alla città di Homs: un attivista ha raccontato alla stampa che in media vengono lanciati quattro razzi al minuto.