Le proteste in Siria sono iniziate un anno fa ma questo non è un anniversario da festeggiare. In dodici mesi sono morte circa 8 mila persone a causa della repressione. È quanto dichiara il Presidente dell'Assemblea generale, Nassir Abdulaziz al-Nasser, secondo l'opposizione le vittime sono oltre 9 mila.
Tra loro donne e bambini. Su internet sono stati diffusi video terribili dove sono mostrati i corpi delle vittime e il sangue. Sono già 230 mila le persone che sono fuggite dalla Sira verso la Turchia, il Libano e la Giordania. Human Rights Watch lancia l'allarme: gli uomini di Assad hanno puntellato i confini con mine antiuomo per ferire i profughi.
L'APPELLO AL PAPA DI SHADY HAMADI
Negli scorsi giorni lo scrittore e attivista Shady Hamadi ha rivolto una lettera aperta al Papa attraverso il settimanale Famiglia cristiana: "Sua Santità, padre dei cristiani ed esempio per noi tutti, La invito a farsi promotore di un dialogo fruttuoso che porti alla cessazione delle violenze in Siria. Abbiamo bisogno di poter curare i feriti negli ospedali, portandoli in ricoveri sicuri, perché gli squadroni della morte irrompono nei reparti e uccidono i manifestanti feriti".
"La mia famiglia, come milioni di famiglie siriane, è stata colpita dai lutti e dalla sventura, ma la strada che ho scelto di perseguire è quella dell’amore e della pace. Rimango però fermamente convinto che abbattere una dittatura sia umanamente comprensibile, come abbiamo visto nel Novecento. Sono certo che anche nel più profondo dramma ci sia ancora spazio per l’amore ed è esso che io e tutti noi dobbiamo perseguire".