Il padre dell'ex Presidente cileno Michelle Bachelet non sarebbe morto per cause naturali, bensì per le sevizie dei fedelissimi di Pinochet. Lo ha stabilito un giudice incaricato di riesaminare una denuncia presentata da parenti delle vittime del regime militare. Le torture avrebbero compromesso le condizioni cardiache del Generale, rimasto fedele a Salvador Allende fino al momento in cui i fascisti presero il potere.
La cattura e le torture fatali
Il militare fu catturato da membri dell'esercito che fino a quel momento aveva diretto subito dopo il golpe dell'11 settembre 1973. Fu processato per alto tradimento e incarcerato a Santiago del Cile fino alla morte, avvenuta il 12 marzo 1974.
Anche la moglie Angela Jeria e la figlia Michelle furono detenute e seviziate prima di fuggire in Australia. Oggi Michelle è direttore dell'Agenzia ONU per i diritti delle donne. Il giudice che ha indagato sulla morte di suo padre ha seguito anche gli accertamenti sulla dipartita di Allende, da sempre al centro di polemiche.
Le indagini sulla morte di Salvador Allende
Un team internazionale di esperti ha decretato che il Presidente legittimo del Cile si suicidò in seguito all'occupazione fascista del palazzo della Moneda, tesi accettata anche dai suoi congiunti, ma alcuni dei suoi sostenitori ritengono che sia stato ucciso.