Qualche giorno fa si è spenta Gitta Sereny, una giornalista e storica che ha dedicato la vita alla Shoah. Testimone dell'olocausto, ha seguito il processo di Norimberga. Tra i libri che scrisse ricordiamo In quelle tenebre, una intervista a Franz Strangl, il comandante del campo di Treblinka, condannato all’ergastolo per aver dato la morte a centinaia di migliaia di persone. Il risultato è un racconto lucido e folle.
Ghitta al processo di Norimberga incontra anche l'architetto personale di Hitler, Albert Speer, e Ministro per la produzione belga del Terzo Reich. Anni dopo conoscerà anche sua moglie, tra la giornalista e il nazista si instaurerà una sorta di amicizia. La scrittrice si domanda se l'uomo fosse a conoscenza del progetto di Hitler di sterminare gli ebrei. Da questo confronto nasce una biografia, In lotta con la verità, in cui emerge il fatto che Speer sapeva del progetto di Hitler ma scelse di non allontanarsi dal Führer.