Il Memoriale israeliano della Shoah ha onorato in questi giorni la figura di Jules-Gérard Salière, il cardinale francese dichiarato "Giusto fra le nazioni" nel 1970. In particolare ha disposto l'incisione dietro la sua medaglia della scritta "Chi salva una vita salva il mondo intero".
Saliège è stato arcivescovo di Tolosa dal 1928 al 1956 e ha lavorato con coraggio per salvare gli ebrei dagli aguzzini tedeschi. In una lettera pastorale del 1942 ha scritto che gli ebrei "sono nostri fratelli".
Anche il Museo della Legion d'onore di Parigi gli ha reso onore esponendo la medaglia dei Giusti accanto alla Croce della Liberazione e alla medaglia della stessa Legion d'onore ricevuta dal Cardinale.
I salvataggi compiuti dai cattolici francesi
Di recente, secondo il sito di Radio Vaticana, le ricerche della storica Sylvie Berney avrebbero permesso di far luce sulla strategia dell'episcopato francese per aiutare gli ebrei durante la seconda guerra mondiale, promossa da Pio XII tramite il nunzio apostolico a Parigi mons. Valerio Valeri. Da quel momento la comunità ebraica avrebbe potuto contare sull'aiuto di molti cattolici, soprattutto attraverso gli istituti religiosi, e un obiettivo delle diocesi di Francia divenne l'assistenza ai perseguitati.
La retata del Velodromo d'Inverno è anche film
Ciò avviene all'anniversario della retata del Velodromo d'Inverno. Il 16 e 17 luglio 1942, infatti, i nazisti effettuarono il più grande arresto di massa di ebrei compiuto in Francia tra il 1940 e il 1945. 13.000 ebrei parigini, di cui 4.000 bambini, vennero prima radunati nel famoso stadio e quindi condotti nei campi di sterminio.
Il 18 luglio verrà presentato per la prima volta al Museo dell'Olocausto di Washington il film La Rafle (la retata) dedicato proprio a questo tragico avvenimento. Il film è diretto da Rose Bosch ed è interpretato da Mélanie Laurent e Jean Reno.