Il film si ispira alla storia della squadra di calcio FC Macedonia, guidata da un allenatore ebreo durante l'occupazione nazista della Macedonia - parte del territorio bulgaro - e di Neta Koen, superstite dell'Olocausto intervistata dalla Shoah Foundation nel 1998. La pallicola racconta la tragedia dei 7.148 ebrei macedoni deportati nelle camere a gas di Treblinka.