Mohammed al-Ajani è accusato di "insulto all'emiro" e potrebbe essere condannato a cinque anni o addirittura a morte per una poesia. Succede in Qatar, dove le autorità non hanno gradito un componimento dedicato alla rivoluzione tunisina.
La sollevazione che ha costretto alla fuga Ben Ali è detta "rivoluzione dei gelsomini" e la poesia di al-Ajani si intitola proprio Jasmine poem. Contro l'autore, in prigione da un anno, si celebrerà un processo segreto.
Nello Stato arabo sospettato di finanziare i fondamentalisti la libertà d'espressione è sotto continuo attacco e sono comuni le limitazioni alla libertà di stampa e le decisioni di giornalisti e scrittori di esercitare l'autocensura.