Sajjad Masih, un ventenne cristiano del Punjab, si era scambiato molte promesse con una ragazza sempre cristiana di nome Roma. Poi la magia si era rotta e lei aveva rifiutato di sposarlo. Forse preso dalla rabbia, il giovane avrebbe mandato a diverse persone sms di insulti all'Islam.
In realtà ci sono dei dubbi anche su questa sua presunta reazione, perché il telefonino da cui erano partiti i messaggi non era nemmeno intestato al ragazzo. Fatto sta che però l'oscura vicenda ha portato Sajjad in prigione con una condanna all'ergastolo per "violazione della legge sulla blasfemia". Secondo molti attivisti per i diritti umani, questo provvedimento mira in realtà a punire le minoranze religiose del Pakistan.
Su Internet è partita la raccolta firme per garantirgli la libertà su cauzione.