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Argentina, ergastolo all'ex dittatore Videla

condannato per crimini contro l'umanità

L’ex dittatore argentino Jorge Videla è stato condannato all’ergastolo da un tribunale di Cordoba, colpevole del sequestro, della tortura e della fucilazione di 31 detenuti politici rinchiusi in un carcere di Cordoba tra l'aprile e l'ottobre 1976, poco dopo il golpe da lui guidato, il 24 marzo dello stesso anno.

Con Videla è stato condannato all'ergastolo anche l'ex generale Luciano Benjamin Menendez. I due prima della sentenza hanno sostenuto di aver combattuto "una guerra giusta" contro i "sovversivi marxisti".

La fucilazione dei detenuti

La maggior parte degl oppositori furono prelevati dalle celle della Unidad Penal 1 (UP1) e uccisi con un colpo di fucile. Secondo la versione dell’esercito, gli uomini furono uccisi perché “tentarono di scappare”. All’epoca il generale Videla era uno dei membri delle forze di sicurezza che compirono il massacro.

L'ex dittatore era già stato condannato all'ergastolo nel 1985 ma aveva scontato solo 5 anni di carcere ed era stato graziato dall'ex presidente presidente Carlos Menem. Il provvedimento era stato dichiarato anticostituzionale nel 2007. La corte suprema nel 2005 aveva abrogato le leggi di amnistia contro i crimini della dittatura.

La sentenza è stata accolta con molto entusiasmo dai cittadini di Cordova. "Sono stati gli assassini più brutali della storia dell’Argentina”, dichiarano i cordobesi al giornale Clarìn, “Però, nel bel mezzo di questa gioia, dobbiamo tenere presente che siamo solo a metà del nostro cammino: adesso aspettiamo il giudizio finale sul rapimento dei nostri nipoti“, hanno concluso i familiari delle vittime dell’UP1.

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