Gariwo
https://it.gariwo.net/magazine/diritti-umani-e-crimini-contro-lumanita/hong-kong-proseguono-le-tensioni-11507.html
Gariwo Magazine

Hong Kong, proseguono le tensioni

nonostante la trattativa con Leung

Le proteste a Hong Kong si sono attenuate dopo la mossa del chief executive (governatore) Chun-ying Leung (CY Leung), che ha rifiutato di dimettersi proponendo però un dialogo con gli studenti, scesi in piazza per ottenere elezioni libere. Ma lo stop è solo momentaneo: se le autorità locali, condizionate anche dalla potente comunità finanziaria, hanno accettato un confronto sulla "evoluzione delle questioni costituzionali", sperando forse in un logoramento della protesta, il governo cinese è deciso invece a non cedere. Ha riaffermato il pieno sostegno a Leung e dalle colonne del Quotidiano del Popolo ha ribadito che "i manifestanti portano al caos e sono colpevoli di blasfemia di fronte alla legge e all'ordine", mentre per il ministro degli Esteri Wang Yi "nessuno stato di diritto può tollerare violazioni di legge e ordine pubblico da parte di una minoranza che condanna la città al caos". Toni che ricordano il clima politico precedente ai fatti di Tienanmen nel 1989.

Intanto si fanno sentire anche gli oppositori al movimento studentesco pro-democrazia, con l'iniziativa di un migliaio di sostenitori del governo cinese, che hanno reagito distruggendo le tende e gli striscioni degli studenti, come riporta il Guardian.

Sul fronte opposto i dimostranti, provenienti dalle scuole superiori e dalle università, non intendono arrendersi, La Federazione degli Studenti di Hong Kong (HKFS) ha dichiarato che avrà un incontro con la chief secretary Carrie Lam, ma ha ribadito che Leung deve dimettersi, perché ha perso l'integrità personale. La mobilitazione dei giovani è scattata il 22 settembre contro la decisione di Pechino di introdurre il suffragio universale per l'elezione del capo dell'amministrazione dell'ex colonia britannica con una lista di candidati approvata dal governo centrale. Di fatto la negazione della libertà per i cittadini di Hong Kong di scegliere senza condizionamenti chi li governerà dopo le elezioni previste nel 2017 in base agli accordi sottoscritti per il passaggio della città dall'amministrazione britannica allo stato cinese. Il movimento, chiamato "Occupay Central" e formato da studenti anche giovanissimi, non si è fermato, nonostante i violenti scontri con le forze dell'ordine il 28 settembre, anzi si è esteso dal centro finanziario alle altre zone di Hong Kong. Il movimento ha intercettato anche il malcontento di molti cittadini per la trasformazione urbanistica della città gestita dai grandi gruppi immobliari, con effetti negativi sui prezzi saliti alle stelle.

La partita è aperta: il governo locale, dopo l'apertura alla trattativa, deve decidere se andare incontro alle istanze degli studenti o reprimere la loro protesta. Una scelta non facile, con ripercussioni importanti in entrambi i casi. I giovani invece non sembrano aver fretta e attendono di vedere che cosa è disposto a concedere il governo locale e poi valuteranno come rispondere.

Non perderti le storie dei Giusti e della memoria del Bene

Una volta al mese riceverai una selezione a cura della redazione di Gariwo degli articoli ed iniziative più interessanti. Per iscriverti compila i campi sottostanti e clicca su iscrizione.




Grazie per aver dato la tua adesione!