Da anni lo Sceicco moderato sunnita Qassem al-Janabi tenta di salvare la sua gente, indipendentemente dall’orientamento religioso, vittima dello scontro tra estremisti sunniti e sciiti in Iraq.
Risale ad ottobre l’appello dello sceicco ai ricercatori dell’organizzazione Human Rights Watch, invitati a Latifiyya (piccola città a 20 miglia da Baghdad) per intervistare i residenti locali e far conoscere al mondo gli attacchi e gli omicidi commessi dalle milizie in lotta in entrambi i fronti. Erin Evers, inviata tra i ricercatori, ha riportato presso la pagina online dell'organizzazione il quadro straziante delle persone - figli, mariti, sorelle - spezzate da questa violenza.
Il 14 febbraio, Qassem ha ≪pagato il prezzo della sua moderazione≫ e del suo coraggio, per aver denunciato pubblicamente questi fatti. Insieme con suo figlio, ha infatti perso la vita in un attentato a Sadr City, lungo la strada verso Baghdad. Il figlio Mohammad, studente universitario appena tornato dal Regno Unito, aveva espresso ai giornalisti il suo timore nel rimpatriare; la paura non l’ha fermato in ciò che riteneva essere suo compito: cercare di aiutare il Paese.