Il Presidente colombiano Juan Manuel Santos ha chiesto perdono alle comunità indigene dell'Amazzonia per i massacri compiuti tra il 1912 e il 1929 nel corso della cosiddetta "corsa alla gomma".
In quegli anni vicino alla località La Chorrera nel sud del Paese il tentativo di alcuni industriali di appropriarsi delle terre dove si produceva il caucciù portò a gravissimi abusi dei diritti umani, comprese riduzione in schiavitù, mutilazioni e torture. Nei massacri morirono 100.000 indigeni.
Le scuse sono arrivate nel giorno in cui in America Latina si commemora l'inizio della colonizzazione spagnola, simbolicamente identificata con lo sbarco di Cristoforo Colombo sul continente il 12 ottobre 1492.
Il Presidente ha fatto i nomi di nove delle vittime delle violenze anti-indios e ha dichiarato: "È essenziale contribuire alla cura delle ferite delle nostre vite e della memoria della nazione". Ha poi concluso dichiarando che tali violenze non si ripeteranno "mai più".