"Ognuno di noi è un supereroe". Questo è il motto di Supermaj, il Superman egiziano creato da Ahmed Majluf che salva le donne
del Cairo dalle molestie sui mezzi pubblici, per le strade, nelle
piazze. Il suo superpotere è quello di rompere i pregiudizi secondo cui
la violenza avviene per colpa della vittima.
"I fumetti possono aiutare a combattere le molestie - spiega Majluf - Magari i ragazzi e le ragazze si renderanno conto che sono loro stessi i veri eroi
che devono lottare contro le violenze". Supermaj diventa così un
supereroe atipico, che nelle prime vignette accorre in aiuto delle
donne, ma punta a un risultato finale diverso da quelli classici: negli
ultimi disegni infatti sono le stesse vittime ad affrontare e denunciare
i loro aguzzini.
In un Paese che vede ogni giorno il
moltiplicarsi delle violenze, fisiche e psicologiche, la tutela delle
donne passa anche dal web. L'associazione HarassMap ha infatti creato il programma Woman under siege, mappe interttive in cui vengono indicati i casi di violenza sessuale segnalati dagli utenti.
"Vogliamo
rappresentare i casi di violenza sessuale su una mappa per aumentare
l'attenzione su di essi - ha dichiarato Lauren Wolfe, direttrice del
programma - Vogliamo poi sottolineare i luoghi in cui questi abusi
accadono, indicando dove le vittime hanno bisogno d'aiuto. E infine,
come obiettivo a lungo termine, vorremmo costruire una documentazione
che possa essere usata come prova nel caso in cui in un futuro si
aprisse un processo per crimini di guerra".
Dopo la caduta
del regime di Mubarak il problema della violenza sulle donne ha subito
una preoccupante escalation. Un recente studio delle Nazioni Unite ha
dimostrato che il 99,3% delle intervistate hanno riconosciuto di essere state vittime di abusi sessuali, e di non aver ricevuto alcun tipo di aiuto da parte delle persone che assistevano alle violenze.
La protesta delle donne è stata fortemente criticata dalla frangia islamista del Paese.
"A volte - ha dichiarato Adel Maqsoud Afifi, legale ulteraconservatore -
una ragazza contribuisce al 100% al suo stupro, se si mette in certe
condizioni". Gli ha fatto eco un rappresentante della Fratellanza
musulmana, che ha domandato al Parlamento: "Come possono chiedere al
Ministero dell'Interno di proteggere una donna, se questa si reca in un
posto pieno di uomini?". Il riferimento è alle manifestazioni di piazza Tahrir
che sono riprese dopo il 25 gennaio, secondo anniversario della
rivoluzione. In un solo giorno sono stati documentati 18 casi di stupro.