Gli attivisti siriani hanno denunciato un nuovo massacro di 200 civili a Tremseh, nella provincia orientale di Hama. I resoconti dal villaggio riferiscono di un attacco con carri armati ed elicotteri e di esecuzioni casa per casa. Gli oppositori non hanno dubbi nel ritenere che la strage, la più sanguinosa dall'inizio della rivolta, sia opera dell'esercito fedele a Bashar al Assad. Diversa la versione della tv di Stato siriana che ha confermato 'il massacro', ma accusa presunti terroristi "in combutta con alcuni media" con l'intento di "incitare l'opinione
pubblica" per un intervento militare alla vigilia di un nuovo incontro
del Consiglio di sicurezza Onu.
Il Consiglio nazionale siriano, nel quale si riconosce la gran parte dei dissidenti del Paese, ha chiesto al Consiglio di sicurezza dell'ONU una risoluzione vincolante contro il regime di Assad. Ma, ancora una volta, la Russia è contraria all'adozione di nuove misure internazionali e chiede invece un lavoro più intenso con l'opposizione siriana a Kofi Annan, mediatore per l'Onu e la Lega Araba. E proprio Kofi Annan sarà a
Mosca lunedì per incontrare il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e discutere delle soluzioni pacifiche alla crisi in Siria.
"C'è un crescendo della violenza in
Siria, entro la settimana ci sarà una decisione per estendere la
missione degli osservatori Onu" - commenta il ministro degli esteri Giulio Terzi - "vorremmo una missione più incisiva e muscolare, che possa avere anche la possibilità di difendersi".
Ecco un video della BBC sul bombardamento a Tremseh e sotto alcune immagini.