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Un ex combattente per vicino di casa

il reinserimento degli ex guerriglieri delle Farc in Colombia

Si  parla spesso degli accordi di pace in Colombia, che in alcuni momenti sono sembrati risolutivi - ad esempio con la consegna del Nobel per la Pace al Presidente colombiano dos Santos - e in altri momenti si sono bloccati, a volte proprio su questioni pratiche, come il reinserimento alla vita civile degli ex combattenti.

Il New York Times racconta il ritorno alla vita normale dei colombiani, non solo gli ex Farc, ma anche i comuni cittadini che hanno la ventura di trovarseli come vicini. Perché la riconciliazione è vissuta in gran parte sulla pelle dalla gente comune, non è un valore astratto da propugnare a livello accademico o politico. 

L'articolo di Nicholas Casey parla di un villaggio, Tierra Grata, vicino a La Paz. Qui i sostenitori del No al referendum sull'accordo di Pace erano 4 su 10. Le persone hanno tristi ricordi degli anni di combattimenti. 

Tierra Grata è una comunità di reduci, abituati a vivere in tende e nascondigli. Ora hanno delle case prefabbricate, un centro di vita comunitaria, una biblioteca, vestono abiti civili, il governo ha istituito per loro anche un centro di accoglienza dove si spera che a poco a poco reincontreranno i parenti che avevano abbandonato per darsi alla guerriglia. Le armi saranno fuse e diventeranno monumenti commemorativi. 

Le Farc stesse ambiscono a trasformarsi e diventare un normale gruppo politico di sinistra. Questo mentre le persone si interrogano sul controverso Accordo. "Molti riescono a perdonare, ma non a dimenticare gli anni di violenza", spiega un 42 enne medico che ha perso un fratello per mano del gruppo di guerriglieri. 

Per molti il loro reinserimento è un duro colpo. La vicina La Paz ha avuto un sindaco ucciso dalle Farc. Ma qualcuno ritiene che la riconciliazione debba pur ricominciare. Si sono tenuti eventi pubblici dove le vittime raccontavano il loro dolore e gli ex guerriglieri porgevano le scuse. 

In altri casi invece ci sono stati molti problemi, come quando un gruppo di ribelli era stato ripreso mentre danzava con gli ufficiali delle Nazioni Unite che dovevano presiedere al disarmo del gruppo. Inoltre non sono stati superati tutti gli aspetti della vita precedente dei guerriglieri: la sveglia è alle 4.30, con seminari sugli accordi di pace invece degli addestramenti, ma pur sempre con una sentinella armata che fa il giro del campo. 

E ci sono gli ex bambini soldato, come una ragazzina di nome Jackeline, che ora non sa dove andare - "altrove nessuno mi garantirebbe l'istruzione" -, perché era stata arruolata dalle Farc a 13 anni, fino a ora che di anni ne ha 23. Per questi ex combattenti reclutati giovanissimi, la pace vuol dire anche solo svegliarsi su un materasso invece che sul terriccio della giungla.

17 febbraio 2017

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