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"Unexpected Israel" a Milano

appello in difesa della manifestazione culturale

Pubblichiamo l'appello promosso da Ugo Volli, Alessandro Schwed e Andrée Ruth Shammah in difesa della manifestazione della cultura israeliana a Milano, che ha raccolto fino a ora 250 adesioni, compresa quella del Comitato Foresta dei Giusti.
Per firmarlo scrivete a [email protected]

"Unexpected Israel" a Milano

Al Presidente della Repubblica
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Ministro degli Interni
Al Presidente della Regione Lombardia
Al Sindaco di Milano.

Gentili autorità, come certamente sapete, il prossimo 12 giugno è prevista l'inaugurazione a Milano in Piazza Duomo di un padiglione dedicato a illustrare le realizzazioni economiche e le bellezze turistiche di Israele. Vi si svolgerà un ricco programma culturale e scientifico, con conferenze di scrittori e scienziati, concerti di cantanti, mostre d'arte. La manifestazione, a suo tempo concordata con le autorità competenti, ha ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie. Non si tratta affatto di un'"occupazione di Milano", come pretendono insensatamente i suoi boicottatori, ma di un momento di scambio e di amicizia fra i popoli che arricchisce la vita culturale della città di Milano.
Apprendiamo dalla stampa che la manifestazione è minacciata da estremisti che intendono impedirla per motivi politici, a costo di "mettere a fuoco la città", cioè di usare la violenza fisica. Queste minacce sono largamente diffuse in Internet, su volantini e manifesti, diffusi in Italia e all'estero. C'è da temere che intorno al padiglione si vogliano innescare incidenti anche gravi per impedire ogni forma di espressione della realtà israeliana in Italia: uno scopo da respingere come i mezzi violenti che si sono minacciati.
Comunque si giudichino le vicende del Medio Oriente, è inaccettabile che gruppi di estremisti impediscano la libera manifestazione del pensiero, sfidino l'ospitalità dell'Italia, siano decisi a impedire ogni contatto con Israele secondo logiche di apartheid che ricordano i boicottaggi agli ebrei organizzati dai regimi nazifascisti.
Noi sottoscritti, appartenenti a diversi schieramenti politici e culturali, con opinioni diverse sul conflitto mediorientale, facciamo appello alle autorità centrali e locali della nostra Repubblica perché non sia consentito impedire nel nostro Paese una libera manifestazione del pensiero e di scambio con un altro paese democratico e perché il tentativo razzista di boicottaggio della cultura di Israele sia scongiurato. Vi chiediamo di intervenire personalmente per assicurare il regolare corso della rassegna israeliana a Milano.
Ringraziandovi per l'attenzione

Ugo Volli, Alessandro Schwed e Andrée Ruth Shammah


(Foto di Ho visto Nina volare)

7 giugno 2011

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