Human Rights Watch ha denunciato che la bozza della nuova Costituzione egiziana contiene provvedimenti in grado di soffocare la libertà, conculcare i diritti di donne e bambini e limitare la libertà d'espressione e di culto.
Per esempio l'associazione sostiene che perdurerebbe la prassi dell'era Mubarak di portare i civili davanti alle corti militari, mentre un altro gruppo di difesa dei diritti umani, Amnesty International, denuncia stupri e altre violenze poliziesche ai danni dei manifestanti.
Il Presidente Morsi, esponente dei Fratelli Musulmani, ha preso qualche provvedimento di clemenza, come ad esempio un'amnistia per i manifestanti incarcerati sotto Mubarak per aver partecipato ai moti rivoluzionari.
Tuttavia nell'ultimo anno sono stati incarcerati in Egitto 1007 dimostranti, di cui 300 rischiano la corte marziale. Una grande manifestazione della sinistra egiziana è stata indetta per venerdì. In questa sede verrà chiesto di porre fine alla deriva fondamentalista della Primavera egiziana, processi ai responsabili delle torture, la fine della corruzione e politiche sociali più progressiste.
Le organizzazioni per i diritti dell'uomo hanno più volte denunciato una certa ambiguità di Mursi e le responsabilità dei Fratelli Musulmani in tutta l'area mediorientale. L'ultima denuncia riguarda la situazione a Gaza, sul cui scenario c'è sempre convergenza tra le analisi di HRW e Amnesty, ma in più il primo gruppo sottolinea il legame tra Hamas e Fratelli Musulmani, richiamando Mursi al dovere di usare la sua influenza sui gruppi palestinesi per fermare il ricorso ad arresti arbitrari e torture.
La BBC dedica oggi uno speciale ai primi cento giorni di governo di Mohammed Mursi. La sfida posta dagli islamisti sembra pesare su tutta la sua azione. Infatti episodi come gli scontri brutali in seguito alla proiezione del film anti-islamico L'innocenza dei musulmani il mese scorso, che il Presidente non ha represso con sufficiente fermezza, potrebbe nuocere all'alleanza con gli Stati Uniti. Inoltre l'esercito egiziano avrebbe scarso controllo sulle zone di confine con Israele, creando allarme con il vicino già in tensione per l'asse creato da Mursi tra Il Cairo e Teheran.