I fondamentalisti hanno circondato di micidiali ordigni la città di Gao nel nord del Paese, dove temono che i ribelli touareg possano giungere per attaccarli. Un tempo i due gruppi lottavano insieme per la conquista della zona, ma poi si sono divisi per motivi religiosi.
"La città circondata dalle mine anti-uomo somiglia ormai a una prigione per la maggior parte degli abitanti, dediti alla pastorizia o all'allevamento", ha dichiarato un residente alla BBC. I negozi e i mercati risultano chiusi perché la popolazione locale è terrorizzata.
Ora il nord del Mali è per la maggior parte nelle mani dei fondamentalisti di Ansar Dine, il gruppo di fondamentalisti legati ad Al-Qaeda che stanno conducendo gli attacchi ai monumenti sacri di Timbuctù, secondo alcuni per spregio dell'UNESCO che li ha dichiarati "patrimonio dell'umanità" e secondo altri perché per loro "venerare i Santi costituisce un attentato al vero Islam".