Il cippo dedicato ad Armin Wegner
Durante il genocidio del popolo armeno (1915 – 1923) attuato dal governo "dei Giovani Turchi" e nel quale perirono all’incirca 1.500.000 persone, ci furono anche assidui sostenitori del bene che decisero di non girare la testa dall'altra parte e rischiarono la vita per opporsi al genocidio. Numerose anche le figure di quanti si impegnarono nella diffusione della memoria del Metz Yeghern.
Al Giardino dei Giusti di Milano, negli anni, molte figure sono state onorate con la dedica di un albero e un cippo.
Riportiamo di seguito le iscrizioni presenti sul cippo:
A Pietro Kuciukian
In onore dei Giusti per gli Armeni di Dzidzernagapert, Yerevan
A Hrant Dink
Assassinato a Istanbul per aver difeso la memoria
del genocidio armeno in Turchia
A Giacomo Gorrini
Console italiano a Trebisonda nel 1915, testimone
del genocidio armeno lo ha denunciato alla comunità
internazionale mentre era in corso
A Armin T. Wegner
Scrittore tedesco, ha denunciato al mondo il genocidio
degli armeni e ha scritto invano a Hitler nel 1933 di non
perseguitare gli ebrei
A Ayse Nur Zarakoglu
Editrice turca, ha dedicato la vita alla difesa dei diritti
civili, della verità e della memoria nel suo Paese
A Fridtjof Nansen
Esploratore norvegese Nobel per la pace nel 1922, ha
creato un "passaporto" per gli apolidi e soccorso gli
armeni e i profughi
A Beatrice Rohner
Educatrice svizzera, ha rischiato la vita per soccorrere
in Turchia gli orfani armeni sopravvissuti al genocidio
del 1915-1916
A Mehmet Gelal Bey
Turco ottomano sindaco di Aleppo, si è opposto alle
direttive del suo governo che imponevano l'eliminazione
del popolo armeno nel genocidio del 1915
Inoltre, vi proponiamo di seguito l'intervista a Rakel Dink, moglie di Hrant Dink: