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Morto a Phnom Penh il "fratello numero 3"

Ieng Sary, cognato di Pol Pot ed ex Ministro del regime

”È con grande rammarico che il Tribunale Speciale per la Cambogia (ECCC) annuncia la morte dell'imputato Ieng Sary. Il Signor Ieng è deceduto stamattina al Khmer Soviet Friendship Hospital, dove era ricoverato dal 4 marzo scorso".


Con queste parole la Corte cambogiana rende nota la morte di uno dei suoi principali imputati. Nato nel 1925, Ieng Sary era uno dei tre leader del regime dei Khmer Rossi, ed era accusato di crimini di guerra, crimini contro l'umanità e genocidio, per la morte di quasi due milioni di cambogiani tra il 1975 e il 1979. 


Il "fratello numero 3", come era chiamato Ieng, era il cognato di Pol Pot (il "fratello numero 1"), ma soprattutto era il suo Ministro degli Esteri, l'uomo che intratteneva i rapporti internazionali e che aveva ripetutamente incoraggiato gli arresti, le deportazioni nei campi di ri-educazione e le esecuzioni degli oppositori del regime. A chi gli domandava, negli anni '90, se avesse dei rimorsi per quanto era accaduto, Ieng rispondeva "No, non ho rimorsi, perché tutto quello che è successo non era una mia responsabilità."


Il suo processo era iniziato nel 2011, e ora non arriverà a sentenza. Ieng era stato ricoverato nei giorni scorsi per un forte affaticamento, ed è deceduto a causa di una irreversibile insufficienza cardiaca. "Siamo delusi per non poter completare il procedimento contro di lui - ha dichiarato Lars Olsen, portavoce del Tribunale Speciale per la Cambogia - ma senza dubbio i processi contro gli altri imputati continueranno secondo le scadenze e non saranno influenzati da questa notizia".


Gli altri imputati di cui parla Olson sono “il fratello numero due” Nuon CheaKhieu Samphan, il capo di Stato del Kampuchea Democratico -  com’era stata ribattezzata la Cambogia nel segno della rigenerazione ideologica post guerra civile. 


La Corte cambogiana, nel settembre 2012, è stata protagonista di una sentenza molto discussa: il Tribunale ha deciso il non luogo a procedere per inabilità mentale, causata da un sospetto Alzheimer, per la moglie dello stesso Ieng Sary, Ieng Thirith, Ministro degli Affari Sociali durante il regime di Pol Pot. 


Il Tribunale Speciale per la Cambogia, corte mista formata da giudici nazionali e internazionali sull'esempio della Corte Speciale per la Sierra Leone, ha finora condannato in secondo grado solamente il "compagno Duch", ovvero Kaing Guek Eav, comandante della prigione di Tuol Sleng, in cui morirono tra le 15 mila e le 17 mila persone per fame, stenti, abusi e torture.

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