Il Presidente della International Raoul Wallenberg Foundation, Eduardo Eurnekian, e il Fondatore della stessa, Baruch Tenembaum, hanno scritto una lettera al Jerusalem Post per ricordare la figura di Gino Bartali e l'impegno di Papa Francesco sul tema dei soccorritori.
Ecco il testo del messaggio (nel box approfondimenti l'articolo originale, in lingua inglese):
25 settembre 2013
Riconoscere il merito
Abbiamo letto con gioia la notizia del riconoscimento postumo di Gino Bartali come Giusto tra i Gentili. Bartali ha incarnato i nobili valori dei soccorritori e lo spirito di solidarietà tipico del popolo italiano.
La International Raoul Wallenberg Foundation ha iniziato a promuovere la figura eroica di Bartali già molti anni fa, rendendo omaggio al suo cuore impavido e inserendo la sua eredità nei programmi educativi di tutto il mondo.
Poche settimane fa, durante una visita in Vaticano, abbiamo incontrato Papa Francesco, che nella sua “vita precedente” come Cardinale Jorge Mario Bergoglio si è unito alla nostra fondazione come membro onorario. Per coincidenza, abbiamo espresso al pontefice la nostra posizione sui soccorritori italiani in generale e su Gino Bartali in particolare.
La sensibilità di Papa Francesco sul tema dei soccorritori è ben nota a tutti noi. Come Arcivescovo di Buenos Aires, il Cardinale Bergoglio ci ha fornito un importante sostegno per la promozione del Murale della Memoria, che abbiamo installato nella Capitale Metropolitana con un’iniziativa congiunta insieme al suo predecessore, il Cardinale Antonio Quarracino, che ha anche richiesto di essere sepolto vicino a questo murale e di permettere agli ebrei di visitare questo monumento emblematico con il capo coperto.
Questo Murale è stato costruito in onore delle vittime della Shoah e dell’attacco terroristico compiuto contro l’ambasciata israeliana e il centro della comunità ebraica di Buenos Aires negli anni ’90.
E. Eurnekian e B. Tenembaum
The International Raoul Wallenberg Foundation
New York