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Martin Uher, il "Giusto" della nazionale cecoslovacca

storia di sport e responsabilità

Ci sono appena state le Olimpiadi e sembrava giusto ricordare qualche atleta che ha soccorso vite umane nei tempi bui del nazismo. Martin Uher giocava in una nota squadra di Bratislava e nella nazionale della Cecoslovacchia. Era molto famoso, frequentava l'alta società e, quando fu troppo vecchio per continuare a giocare, aprì un'attività commerciale di successo.

Aveva molti amici ebrei, tra cui Elizabet Fleischer, il fratello Palo e i loro genitori Karol e Regina. Nella primavera 1942, quando i nazisti che occupavano la Cecoslovacchia deportavano in massa le donne e le ragazze, Uher si recò a casa dei Fleischer e li invitò a stabilirsi nella casa dei propri genitori, vicino a Bratislava. Lei si nascose lì fino alla fine di quella fase pericolosa e poi tornò a casa dei suoi. Le due famiglie strinsero un forte legame di amicizia. 

Nel 1943 a Karol Fleischer non fu rinnovato il permesso di lavoro ed egli perse il posto. La sua famiglia rischiava la deportazione in un campo di lavoro in Slovacchia, quindi Uher li aiutò a fuggire in Ungheria. Tornò a salvarli anche quando i nazisti invasero l'Ungheria, nel 1944, nascondendo i coniugi Fleischer in un magazzino del proprio negozio e Elizabet dai propri genitori. Palo invece era stato incarcerato. 

In questo periodo aiutò anche altri ebrei disperati, portandoli nello stesso nascondiglio dei Fleischer. Tra le persone che aiutò risultano Magda Markstein, Imrich Rosenberg (che poi si sarebbe chiamato Hajný), Moro Levin e Gerda Szekely. In particolare diede alloggio a Hajný fino al 1945 senza chiedergli alcun affitto, poi questi fu catturato e portato a Theresienstadt. Per un breve periodo anche i Fleischer furono portati a Theresienstadt, perché il nascondiglio offerto da Uher era stato individuato. I coniugi Fleischer sopravvissero e dopo la Liberazione si riunirono a Elizabet e Palo. 

Alla fine della guerra Martin ed Elizabet si sposarono ed ebbero un figlio. Uher è morto nelle vicinanze del suo 85° compleanno, quando già sapeva di essere candidato per essere riconosciuto Giusto fra le Nazioni da Yad Vashem, cosa che è avvenuta il 20 giugno 1991, poco dopo la sua morte.

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