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Perché Auschwitz non fu bombardato?

risponde David Silberklang della rivista "Yad Vashem Studies"

Dalla finestra del blocco numero 1 del campo di sterminio

Dalla finestra del blocco numero 1 del campo di sterminio

Lo studioso David Silberklang ha cercato di spiegare perché gli angloamericani non bombardarono il luogo simbolo della Shoah. Partendo dalla rocambolesca fuga dal lager degli autori dei Protocolli di Auschwitz, propone un'interessante interpretazione che non rifugge dai temi scabrosi quali la presenza dell'antisemitismo nei liberatori occidentali e l'importanza per gli ebrei di avere una loro entità statuale. 

"Due fatti importanti riguardanti Auschwitz accaddero nell’aprile 1944: per prima cosa due prigionieri slovacchi internati da circa un paio d’anni compirono una coraggiosa e straordinaria fuga da Birkenau, partendo da un punto dove era in corso la costruzione di una nuova sezione del lager. Avevano capito che lì sarebbero stati rinchiusi gli ebrei ungheresi in un futuro molto prossimo. Questi due fuggitivi, Rudolf Vrba Alfred Wetzler, più tardi descrissero le guardie SS intente a dire che lì sarebbero arrivati “i salami ungheresi”, in altre parole che gli ebrei ungheresi stavano per essere uccisi.

Le fotografie aeree di Birkenau che conosciamo oggi furono scattate nel corso dell’estate 1944 dalle forze armate americane. Tuttavia non furono stampate né pienamente comprese per oltre 30 anni. Che cosa successe? Quando il rapporto di Vrba e Wetzler, i due profughi da Auschwitz, raggiunse l’Occidente tramite la Svizzera a metà giugno 1944, assieme a esso giunse anche la richiesta agli Alleati di fare due cose: bombardare le linee ferroviarie che dall’Ungheria portavano ad Auschwitz e bombardare Birkenau stessa distruggendo i forni crematori e le camere a gas. 

[...] Considerando l’analisi alleata della situazione, vediamo che tecnicamente bombardare Birkenau era possibile perché gli Alleati l’avevano già fatto. Una volta, per sbaglio, bombardarono perfino il campo di sterminio quando sganciarono troppo presto delle bombe sull’installazione con i lavoratori forzati di Buna. Così, tecnicamente il bombardamento era possibile. 
Stavano dunque mentendo quando dicevano che non lo era?". 


(Foto di Dan Maudsley)

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