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Yom HaShoah

ricordare i nomi delle vittime

Ogni uomo ha un nome. Gliel’hanno dato Dio, suo padre e sua madre. Questo si ricorda durante lo Yom HaShoah.

Una delle azioni simbolicamente più terribili dei nazisti è stata la cancellazione dei nomi, la trasformazione delle persone in numeri. Ecco quindi il grande valore della lettura dei nomi dei deportati nelle sinagoghe di tutto il mondo.

Non solo il 27 gennaio, quindi, ma anche lo Yom HaShoah (Giornata del ricordo dell'Olocausto), che inizia al tramonto del 27esimo giorno del mese ebraico di Nissan - quest'anno il 27 aprile secondo il calendario gregoriano - e termina la sera seguente.

Suggestive le celebrazioni in Israele, dove fin dal 1960 la giornata si apre con il suono di una sirena, al termine del quale tutto si ferma per due minuti. Segue poi la tradizionale lettura dei nomi di ogni singola vittima della barbarie nazista. Yad Vashem ha un ruolo centrale durante le commemorazioni, in quanto è sede delle iniziative ufficiali a partire dal tramonto del 27esimo giorno di Nissan. Durante le cerimonie, il Primo Ministro e il Presidente israeliano tengono un discorso commemorativo e successivamente accendono sei candele - in ricordo dei sei milioni di vittime dell'Olocausto.

A Milano, le celebrazioni si svolgeranno domenica 27 Aprile alle ore 18.00 presso il Tempio Centrale di via Guastalla 19. Alla lettura dei nomi dei deportati seguirann l’accensione delle candele e un minuto di silenzio, la riflessione del Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Milano Alfonso Arbib e le letture di Shir HaMaalot, Hashkavà, El Malè Rachamim, Michtam LeDavid.

Come si legge nelle parole della comunità: “Gli ebrei milanesi commemorano le vittime della Shoah affinché il loro ricordo non si affievolisca e sia testimoniato di generazione in generazione.
 Raccogliendo l’invito rivolto da Gerusalemme, dedicano questo giorno agli uomini e alle donne, ai bambini e agli anziani del popolo ebraico che si vogliono ricordare come persone singole e uniche, perché ogni uomo ha un nome, glielo hanno dato Dio, suo padre e sua madre”.

24 aprile 2014

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