Matthieu Ngirumpatse ed Edouard Karemera sono stati condannati al carcere a vita dalla Corte internazionale per i crimini del Ruanda istituita dall'Onu in Tanzania per giudicare i responsabili del genocidio del 1994.
Per i giudici i due, che all'epoca dei massacri erano funzionari del partito al potere, facevano parte di "un'associazione a delinquere" per sterminare i Tutsi.
Ngirumpatse e Karemera secondo il Presidente della Corte Dennis Byron hanno avuto "responsabilità maggiori" nel genocdio. Non solo hanno approvato ordinativi di armi per le milizie Interahahwe, ma la loro condotta "ha avuto per logica e prevedibile conseguenza" stupri su ragazze e donne tutsi commessi da miliziani e soldati.
Settimana scorsa il Tribunale aveva ridotto la pena a Theoneste Bagosora dall'ergastolo a 35 anni di carcere, suscitando polemiche tra i ruandesi.