"Il governo non dovrebbe avere il potere di dirci quando e come dobbiamo avere un figlio". Con queste parole Deng Jiyuan, 29 anni, poche settimane fa aveva denunciato la tragedia di cui la sua famiglia è stata protagonista. Sua moglie è stata costretta ad abortire del secondo figlio al settimo mese di gravidanza. Oggi Deng è sparito: non si hanno sue notizie da qualche giorno.
Feng Jianmei, 22 anni e Deng hanno già una figlia di cinque anni e un secondo figlio è proibito dalla legge. Gli impiegati hanno chiesto di pagare una multa di 40mila yuan (4 mila euro, 4 anni di stipendio) oppure di subire l'aborto. Per legge l'aborto dopo il sesto mese di gravidanza è proibito.
Su internet è comparsa l'immagine terribile della donna addormentata accanto al feto morto. Gli impiegati responsabili dell'interruzione di gravidanza sono stati rimossi dall'incarico e "puniti", non è chiaro come. Punizioni anche per i medici che hanno eseguito l'aborto. Alla famiglia è stato concesso un risarcimento e il permesso di avere un altro figlio.
Dov'è Deng Jiyuan?
Ora c'è angoscia per la sorte di suo marito: Deng Jiyuan è sparito da diversi giorni. Da oltre una settimana egli e i suoi familiari subivano controlli, pressioni e violenze. Si pensa a una vendetta del governo locale perché hanno denunciato la violenza ai media internazionali.
Deng Jiyuan è stato seguito per giorni da poliziotti e teppisti a casa, all'ospedale, dove sua moglie è ricoverata, fino alla toilette. Le pressioni sono iniziate quando Deng ha cercato di andare a Pechino per partecipare a una trasmissione online sull'aborto. L'uomo è stato minacciato e picchiato diverse volte. Le pressioni sono aumentate quando la famiglia ha dato un'intervista al settimanale tedesco Stern.
Domenica 24 giugno circa 40 persone sono arrivate all'ospedale gridando e portando striscioni che minacciavano tutta la famiglia con la scritta "Picchia forte i traditori e buttali fuori da Zengjia". Uno dei parenti, che ha cercato di fotografare il gruppo, è stato malmenato.