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Napolitano a Levashovo

Invito di Razumov e Nissim, poi l'incontro a S. Pietroburgo

Il 18 luglio, nel corso della sua visita in Russia, il presidente Giorgio Napolitano ha risposto positivamente alla richiesta di Gabriele Nissim di rendere omaggio al lavoro sulla memoria delle vittime del terrore che da anni l'associazione Nomi Restituiti svolge a San Pietroburgo.
Napolitano ha infatti incontrato nella sede del consolato italiano il presidente dell'associazione Anatolij Razumov alla presenza del responsabile culturale Francesco Bigazzi.
Durante il colloquio durato 45 minuti il presidente Napolitano, che aveva sollecitato personalmente i suoi collaboratori a trovare il tempo necessario per la realizzazione dell'incontro, ha ricevuto da Razumov un dvd con i nomi e le biografie di 2 milioni di vittime della repressione staliniana, l'ultimo dei dieci volumi da lui curati sulle vittime di San Pietroburgo e la recentissima edizione in lingua russa dell'Arcipelago Gulag di Alexander Solgenitsin
Napolitano si è dimostrato particolarmente emozionato quando Razumov gli ha spiegato di avere personalmente redatto tutte le note relative alle persone
perseguitate che lo scrittore ha descritto nel suo storico volume.

Testo delle lettere di Anatolij Razumov e Gabriele Nissim al Presidente della Repubblica

da Anatolij Razumov

Al Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano

Ill.mo Presidente,
l'organizzazione Nomi Restituiti che dirigo a S. Pietroburgo è impegnata per ricordare le vittime del terrore staliniano. Ogni anno con il nostro lavoro all'interno della Biblioteca nazionale pubblichiamo dei volumi aggiornati con i nomi delle persone fucilate o scomparse nei gulag.
All'interno del cimitero di Levashovo, a pochi chilometri dal centro della città, dove si trovano le tombe anonime di migliaia di vittime di Stalin, abbiamo inaugurato l'anno scorso con il Comitato per la Foresta dei Giusti presieduto da Gabriele Nissim, un grande monumento per ricordare i mille italiani perseguitati dal totalitarismo sovietico.
Quella cerimonia, a cui parteciparono Piero Fassino e Luciana De Marchi, è stata per noi un avvenimento di portata storica, perché tutta la nostra città si è stretta attorno al dolore delle famiglie degli italiani scomparsi e che soltanto ora, dopo anni di rimozione, sono stati ricordati.
Saremmo veramente lieti se Lei, in occasione del suo prossimo viaggio in Russia e a San Pietroburgo potesse fare una visita al memoriale che con grande fatica stiamo portando avanti.
Se Lei accetterà il nostro invito saremo lietissimi di accompagnarla a Levashovo per raccontarle la storia di questo luogo dove soltanto dopo il 1989 è stato possibile un accesso pubblico, perché il regime comunista voleva impedirne la conoscenza.
Con la Sua presenza ci aiuterà nel nostro lavoro di memoria perché il ricordo di questi orrore deve diventare un impegno in tutta l'Europa.
La ringraziamo per la Sua attenzione.
Direttore del Centro Nomi Restituiti
Anatolij Razumov


da Gabriele Nissim


Milano, 30-6-2008

Illustrissimo Presidente Giorgio Napolitano,
Nel mese di dicembre Lei mi aveva ricevuto al Quirinale assieme a Luciana de Marchi per ricordare una pagina spesso dimenticata della storia politica del Novecento: i mille italiani perseguitati da Stalin e di cui circa trecento furono fucilati e deportati nei gulag.
In occasione di quell’incontro le avevo lasciato le foto del monumento in loro onore che era stato inaugurato nel giugno del 2007 nel memoriale di Levashovo alla presenza di Piero Fassino e dei famigliari delle vittime italiane.
Lei allora si era detto disponibile, qualora le circostanze glielo avessero permesso, di rendere omaggio a questo monumento che si trova a pochi chilometri dal centro di San Pietroburgo.
Ora in occasione del suo prossimo viaggio in Russia sarebbe veramente un fatto significativo se Lei potesse dedicare un parte del suo tempo durante la visita della città ad un gesto di memoria per le vittime italiane.
Assieme a Anatoly Razumov, il presidente di Nomi Restituiti, l’organizzazione di San Pietroburgo che da anni si batte per dare un nome alle vittime senza tomba sarei lieto di invitarla a visitare il cimitero memoriale di Levashovo, dove durante le purghe staliniane furono fucilate decine di migliaia di persone.
Qualora lei fosse d’accordo per questo gesto di solidarietà il consolato di San Pietroburgo nella persona del suo responsabile culturale Francesco Bigazzi le fornirebbe l’assistenza necessaria per la visita al Monumento degli italiani.
Certo della sua disponibilità le rinnovo la mia più profonda stima ed amicizia.

Gabriele Nissim

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Cimitero-Memoriale di Levashovo

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