Il Presidente Habarymana ucciso nel 1994 (foto Wikicommons)
"Le condanne del Tribunale penale internazionale per il Ruanda arrivano a oltre 14 anni dal Genocidio perpetrato nel 1994 dagli estremisti di etnia hutu a danno dell'etnia tutsi e degli hutu moderati e nel quale morirono oltre 800mila persone. Lo sterminio, secondo l'Onu, fu «programmato» e accuratamente preparato da un gruppo organizzato (Interahawme) di estremisti dell'etnia bantu degli hutu. Il segnale di avvio fu l'attentato del 6 aprile 1994 contro l'aereo su cui viaggiavano l'allora presidente Habyarimana, il suo collega burundese Cyprien Ntaryamira, molti alti funzionari di Stato e numerosi francesi (tra i membri dell'equipaggio). Meno di 30 minuti dopo l'attentato e prima ancora che Habarymana, considerato dagli estremisti un hutu moderato, fosse morto si scatenarono i massacri, preparati da tempo. Fu formato un governo ad interim composto da estremisti hutu, ed in soli cento giorni furono uccise 800mila persone.
A giudizio della corte, il colonnello Bagosora, hutu di 68 anni che fu a capo delle truppe e della milizia hutu Interahamwe, è la «mente» dei massacri costati la vita ad almeno 800mila persone, tra tutsi e hutu moderati, in soli 100 giorni nell'estate del '94. L’accusa ha sostenuto che il colonnello annunciò nel 1993, dopo aver messo fine ai negoziati con i ribelli tutsi del Fronte patriottico ruandese (oggi al potere a Kigali), che sarebbe tornato nel suo paese per preparare l’apocalisse."
Genocidio in Ruanda
Film e audiovisivi sul Ruanda e il genocidio del 1994